Il mondo stortoil commento di Claudio Mazzone

Oggi "resistere non è un dovere, ma una necessità"

Sarà il sistema democratico, con le sue libertà e i suoi limiti, a portarci fuori dal tunnel

oggi resistere non e un dovere ma una necessita

“Nessuna conquista è per sempre, c'è sempre qualcuno che è interessato a toglierla, per cui resistere non è solo un dovere, ma una necessità dei giovani, altrimenti non si va avanti”. 
Questa frase la pronunciò Maria Cervi, la più grande di quella schiera di figli dei 7 fratelli cervi trucidati dai fascisti.

In questi giorni di pandemia molte delle conquistate libertà sono state irrimediabilmente limitate da un evento enorme, davanti al quale non c’è libertà che tenga. 
Eppure dagli uomini forti alla Orbán agli omini forzuti di provincia, stiamo assistendo alla crescita di apprezzamento da parte della maggioranza di un modello autoritario. 

Non sono solo le affermazioni di una schiera di sindaci che ormai intasano i social con dirette nelle quali ripetono in ogni dialetto “state a casa altrimenti vi ci mando a calci in culo”, a preoccupare. Non è solo l’esaltazione, fatta dal governatore Vincenzo De Luca e applaudita e condivisa da molti, dell’esecuzione di un 24enne cinese che tentava la fuga dalla quarantena, a far riflettere. Non è solo il continuo sbirciare alla Cina come se quel modello, violento e repressivo possa essere importante, a scioccare. 

A preoccupare è la reazione del popolo che attende l’uomo forte, che ammira chi urla, chi non si pone problemi e chi ha fatto del “primum vivere, deinde philosophari” una giustifica a tutto.

Restare in casa in questa fase è fondamentale, vivere è sicuramente la priorità sempre. Ma è pericoloso sdoganare linguaggi autoritari, inneggiare a sistemi dittatoriali, svendere le conquiste di anni come inutili difficoltà e vecchie barriere. E se uno stato membro dell’Unione Europea si trasforma in una dittatura nazionalista senza fare rumore e senza destare preoccupazioni, allora le parole, la storia e la forza di Maria Cervi vanno rispolverate subito.

Il restare in casa deve essere una scelta democratica. Questa quarantena deve essere un’azione popolare, collettiva e consapevole.

Le nostre libertà e il nostro sistema democratico sono conquiste che non dobbiamo dare per scontate, che possiamo sospendere ma che abbiamo il dovere di custodire soprattutto in questi tempi difficili. 

Sarà il sistema democratico, con le sue libertà, le sue storture e i suoi limiti, a portarci fuori da questa situazione non il rafforzamento dei poteri coercitivi. Sarà la condivisione e la solidarietà a farci attraversare il tunnel, non la forza di un uomo solo al comando.

Per questo mai come adesso “resistere non è un dovere ma una necessità”.