Superato lo scoglio dello scontro diretto, Antonio Conte vede la strada verso lo scudetto forse in discesa, ma di certo non più in salita: "Se vogliamo, possiamo", ha detto l'allenatore sabato al "Maradona", dichiarando finalmente le ambizioni degli azzurri, che restano a un punto dalla capolista, ma anche a distanza inviarata dall'Atalanta terza in classifica. Tolto il peso del confronto diretto ora non resta che concentrarsi sulle undici partite rimanenti e contare sui tanti impegni dell'Inter, che potrebbero togliere punti alla squadra di Inzaghi.
Coppa Italia e Champions League, ma anche un rendimento non sempre impeccabile, danno al Napoli la speranza di costruire la rimonta: che può partire da una distanza minima in classifica. Prima, però, sarà necessario tornare alla vittoria: gli azzurri non vincono da 5 partite, precisamente dal successo contro la Juventus del 25 gennaio. E fu proprio quella l'ultima partita in cui Lukaku ha segnato: l'astinenza dell'attaccante coincide col periodo difficile. Il ritorno ai tre punti passa per il rendimento del belga, anche se con Raspadori, Gilmour e Billing, Conte ha trovato nuove risorse dalla panchina.