Un brutto grattacapo per Antonio Conte. Anche se non grave, l'infortunio di Khvicha Kvaratskhelia complica i piani dell'allenatore del Napoli. Il georgiano, anche se spesso discusso, riesce a incidere sempre nella manovra offensiva, e soprattutto è migliorato molto in quella difensiva. La scelta dell'allenatore in vista della sfida di sabato contro l'Udinese riguarda come sostituirlo. La soluzione più semplice è l'impiego del brasiliano Neres, che garantisce imprevedibilità e tiri dalla distanza, ma non dà le stesse garanzie in fase di ripiegamento come fa Kvaratskhelia. L'Udinese, almeno sulla carta, non dovrebbe rappresentare un avversario particolarmente ostico, ma è probabile che Conte cerchi ancora l'equilibrio.
Per questo motivo non si esclude un cambio di modulo, con un possibile ritorno alla difesa a tre, per un 3-5-2 con una folta linea di centrocampisti e le due punte. In quel caso Neres potrebbe agire al fianco di Lukaku, ma in quella posizione si candidano anche Raspadori e Simeone. Conte proverà a sfruttare le risorse fino ad ora inespresse in avanti, e sicuramente serviranno almeno poco più una quindicina di giorni per rivedere Kvaratskhelia. L'obiettivo è recuperarlo per la sfida contro il Venezia del 29 al "Maradona", l'ultima del 2024. Altrimenti il georgiano rientrerà direttamente il 4 gennaio, per la sfida in casa della Fiorentina. In ogni caso l'infortunio non desta preoccupazioni, anche se c'è disappunto perché arrivato per un fallo di gioco non sanzionato contro la Lazio.