IL PIZZINO di Urgo: Saldi di inizio stagione

I bocciati si sprecano e sembrano agitare nuovi e incombenti spettri sul futuro azzurro...

il pizzino di urgo saldi di inizio stagione
Napoli.  

L'edizione di Repubblica del 19 luglio scorso ha riportato nelle sue pagine sportive una notizia clamorosa: ad Antonio Conte non sono piaciuti tra i 6 e i 7 calciatori e ha chiesto per loro la cessione immediata, la qualcosa porterebbe - con la vendita di Victor Osimhen ormai certa al Paris Saint Germain - a 8 (o quasi) il numero dei partenti. La rivelazione del quotidiano romano sarebbe in linea (sempre a detta dei ben informati) con quanto affermato dal tecnico leccese proprio in questi giorni, quando ha detto che "non si parte da una situazione alta ma da una situazione media" e quando ha informato chi ha orecchie per sentire che "per fare una squadra vincente ci vogliono i calciatori forti".

Insomma, la rosa sarebbe non un granché e il fatto che molti dei suoi componenti abbiano vinto uno scudetto e raggiunto gli storici quarti di Champions League dominando in Italia e in Europa non significa proprio niente. Infatti si è subito affrettato ad aggiungere che "a volte la vittoria copre tante magagne e invece bisogna essere obiettivi e capire dove si può migliorare per continuare a essere competitivi e vincenti".

Realismo di chi il mondo del calcio lo conosce a menadito o scaltrezza di chi preferisce mettere le mani avanti per darsi già un alibi in caso di insuccesso? O addirittura pentimento per la scelta compiuta? Ma torniamo ai 6-7 presunti bocciati. I nomi sono noti a tutti: Natan, Ostigard, Lindstrom, Juan Jesus e Simeone, e perfino Ngonge e Gaetano. Mi chiedo - "E Mario Rui, ce lo vogliamo proprio tenere, tanto più ora che abbiamo Spinazzola e Olivera a sinistra, qualunque sia il modulo che adotteremo?" E, acclarato che Di Lorenzo pare sia talmente forte e insostituibile da avergli aumentato lo stipendio di 600.000 euro pur di tenerlo, Mazzocchi (tanto per fare un nome) siamo sicuri che è un giocatore all'altezza di una squadra costruita per vincere? Se ci metto pure Cajuste arriviamo a 10.

I bocciati si sprecano e sembrano agitare nuovi e incombenti spettri sul futuro azzurro. Ma non finisce qua. Pare che il tecnico leccese abbia rivisto anche alcune intoccabili posizioni, prima fra tutte quella di Tommaso Starace. Si sussurra, infatti, che l'ex juventino, da buon terrone trapiantato al nord, non beva il prezioso liquido fatto con la moka ma solo quello ottenuto dalle cialde. Al buon Tommaso così non resta che cercarsi una nuova sistemazione. Più che all'inizio della stagione sembra di essere già ai saldi propri della sua conclusione. Meglio di così non poteva cominciare.