Napoli, l'ambiente è scosso: finale di stagione complicato

Dalla "resa" di Calzona alle voci di ritiro punitivo. Eppure la corsa all'Europa è ancora aperta

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Napoli.  

Tutto l'ambiente Napoli è a dir poco scosso per la pericolosa deriva che ha preso la stagione degli azzurri. Il crollo di Empoli arrivato dopo il pareggio interno col Frosinone ha ufficialmente aperto la crisi, e messo a nudo i limiti di una squadra che sembra ormai aver mollato. Il Napoli non riesce a opporre resistenza a squadre più motivate, continuando a prendere puntualmente gol: ormai da 14 partite consecutive. Inoltre, anche il reparto offensivo fa registrare passi indietro, con Kvaratskhelia e Osimhen sempre meno capaci di incidere e trascinare i compagni. Delude anche il terzo allenatore stagionale: Francesco Calzona si è apertamente preso le colpe, ammettendo di non aver trasmesso ciò che voleva alla squadra.

Parole che sanno di resa, anche se per ora non si parla dell'ennesimo cambio in panchina. Invece, sono circolate voci di un ritiro punitivo deciso dal presidente De Laurentiis: in realtà non dovrebbe accadere nulla. Il presidente, sceso negli spogliatoi del Castellani quando il Napoli era già in svantaggio, avrebbe minacciato il provvedimento, ma per ora non c'è alcuna decisione. All'orizzonte la difficile sfida contro la Roma: l'obiettivo Europa è ancora raggiungibile, ma l'ottimismo è ormai ai minimi termini.