Napoli, a Barcellona in gioco c'è il presente e il futuro

De Laurentiis tiene molto alla qualificazione al Mondiale per Club

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Napoli.  

La Champions League, presente e futura, nel destino del Napoli che vuole raddrizzare una stagione fino ad ora da dimenticare. Mentre la corsa in campionato si aggrappa a un ipotetico e comunque difficile quinto posto da raggiungere, i quarti di finale sono un obiettivo possibile. Domani nel ritorno degli ottavi in casa del Barcellona si riparte dall'1-1 dell'andata. Il Napoli dovrà fare i conti con il fattore campo, anche se i padroni di casa giocheranno nel piccolo stadio olimpico di Montjuic, appena 20mila posti, per la ricostruzione dello storico Camp Nou. Un teorico vantaggio per gli azzurri, che sentono la pressione di dover accontentare il presidente De Laurentiis, che non ha nascosto la voglia di conquistare l'accesso al mondiale per club del 2025.

Traguardo che il patron considera fondamentale, e che almeno nei suoi piani sistemerebbe la stagione. La competizione, totalmente rinnovata, porterebbe prestigio e milioni nelle casse del club, ma per affiancare l'Inter nell'inedito torneo occorrerà superare il turno e vincere almeno una delle due gare dei quarti. Toccherà a Calzona centrare l'impresa, con l'imperativo di non prendere gol, cosa mai successa nella sua gestione, e soprattutto affidarsi all'estro ritrovato di Kvaratskhelia e alla garanzia Osimhen. Con il Torino il nigeriano non ha segnato, ma l'allenatore ha spiegato che gli impegni ravvicinati si fanno sentire. Ecco perché servirà uno sforzo per ridare definitivamente entusiasmo a una tifoseria delusa, preoccupata dalla doppia sfida in pochi giorni contro il Barcellona domani e domenica sera in casa dell'Inter, che è ormai pronta a togliere lo scudetto dalle maglie azzurre.