Nel Napoli che non segna e che crea pochissime occasioni l'attesa è tutto per il ritorno di Victor Osimhen. Walter Mazzarri, che continua a parlare di buone prestazioni in controtendenza con quanto pensano opinionisti e tifosi, sa che l'ultima speranza è proprio l'attaccante nigeriano: nei suoi quasi 50 giorni di assenza è stato sostituito, alternativamente, dalla coppia Raspadori-Simeone, che insieme hanno segnato meno dei 7 gol siglati dal nigeriano. Bottino comunque esiguo, che certifica le difficoltà del Napoli, che ha smarrito l'efficacia sotto porta. L'obiettivo è creare più occasioni da rete, e la speranza è che la sola presenza del nigeriano in campo possa invertire la rotta. Intanto bisogna prima aspettare che Osimhen rientri in Italia: l'attaccante è atteso nella giornata di oggi.
Sarà valutato dai medici dello staff azzurro percHé in Africa è stato alle prese con una gastroenterite che lo ha tormentato per quasi tutto il periodo. Ha perso liquidi e potrebbe aver bisogno di qualche ora di riposo. Tuttavia, dovrebbe essere convocato e sedersi quantomeno in panchina nella sfida di sabato contro il Genoa al "Maradona". Tuttavia, come sempre accade per le vicende che riguardano Osimhen, regna l'incertezza. Per questo Mazzarri lavora su un Napoli ancora senza il suo bomber, col ritorno al 4-3-3 dal primo minuto e Simeone favorito ancora su Raspadori al centro dell'attacco. Mancherà lo squalificato Juan Jesus, con uno tra Natan e Ostigard per sostituirlo, mentre può tornare dal primo minuto Meret tra i pali. Aspetta una chance da titolare anche Lindstrom, che potrebbe giocare al posto di Zielinski a centrocampo.