Zielinski, una bella storia in un calcio divorato dal denaro

Ha vinto lo scudetto, ma invece di chiedere l’aumento si accontenta di un ingaggio dimezzato

zielinski una bella storia in un calcio divorato dal denaro
Napoli.  

In un calcio sempre più avido (e arido) dove i soldi si stanno mangiando la passione e i campioni, è bello sapere che esiste anche chi mette il danaro in secondo piano. Questa storia non ha ancora un finale, ma pur essendo vero che mancano ancora alcune pagine da sfogliare, il finale sembra ormai scritto. Non è certo un cantore, ma il presidente della Lazio Claudio Lotito ha raccontato questa storia, anticipandone il finale. “Zielinski ha accettato di rinnovare col Napoli a una cifra inferiore a quella che gli abbiamo proposto”. Firma assolutamente credibile a un epilogo che sembrava impossibile. E invece, a quanto pare, è tutto vero. Il centrocampista del Napoli è pronto a rinunciare al suo stipendio da ben 4.5 milioni (anche qualcosa in più coi bonus) pur di rimanere a Napoli. Questa la sua risposta al perentorio ultimatum di De Laurentiis. «Via senza rinnovo, oppure sono anche disposto a pagarli a vuoto». I soliti strali contro il dio denaro del presidente stavolta non sono rimasti fini a loro stessi.

Zielinski ha capito che Aurelio non scherzava, e soprattutto ha dato seguito alle sue tante dichiarazioni sul legame col Napoli e la città. «Vediamo chi ama Napoli», ha tuonato De Laurentiis, che sempre col solito poco tatto ha mandato un altro messaggio molto chiaro. Non si sa a chi fosse rivolto il monito, ma in ogni caso Zielinski ha risposto presente. Dopo alcune resistenze iniziali, è arrivata la disponibilità all’accordo al ribasso. Tutto pur di restare: e quindi (con ogni probabilità) addio ai 4.5 milioni “abbondanti” a stagione. Firmerà un prolungamento biennale, che lo terrà in azzurro fino al 2026 con opzione per un altro anno. Non c’è certezza sulle cifre, in quanto le parti stanno ancora trattando, ma si parla di un ingaggio sostanzialmente dimezzato. Una sorta di “spalmatura”, con il contratto attuale che dal 2024 si posta con la sua chiusura al 2026, e un ingaggio tra i 2.5 e 3 milioni a stagione. Il presidente gli offrirà l'opzione per un terzo anno, ma come sempre in mano al club. Un titolare della squadra campione d'Italia che invece dell'aumento chiede di dimezzarsi lo stipendio pur di restare. Una bella storia in un'estate dove i soldi arabi stanno divorando il calcio dei sentimenti.