Punteggio basso. Difesa di ferro. Grinta e voglia di sognare. Ecco i segreti della vittoria del Setterosa sugli Stati Uniti. Dopo otto anni le azzurre tornano a vincere ai Mondiali contro la corazzata a stelle e strisce e lo hanno fatto nel momento più importante. Io ko con la Grecia nel girone aveva imposto un cammino in salita con un quarto di finale da brividi. Missione compiuta con un Carlo Silipo bravissimo a preparare la partita e a leggere i momenti dando sempre solidità alla squadra.
"Finalmente abbiamo visto il Setterosa, quello che sono orgoglioso di guidare. Era necessaria una prestazione di testa, cuore e carattere per battere gli Stati Uniti”.
Le prime parole del tecnico napoletano nel post gare fanno capire la portata dell’impresa. “Ci siamo riusciti. Questo successo ci deve trasmettere fiducia e consapevolezza. Il mondiale però non finisce qui, così come non era finito dopo la sconfitta con la Grecia quando sentivo già le campane per i defunti. Quando ci metti la voglia di soffrire diventa tutto più semplice”.
Il segreto? Una grande difesa. “Sapevamo che era una partita da giocare soprattutto in difesa e che più saremmo stati attaccati agli Stati Uniti più sarebbero cresciute le possibilità di vincere. Prendere solo sette gol contro di loro è tanta roba. Ora tutto può essere raggiunto se restiamo umili, coi piedi per terra, se continuiamo a soffrire e a credere nel nostro gioco".
In semifinale l’Italia dovrebbe affronterà l’Olanda per una partita che regala, in casa di vittoria, la certezza di tornare sul podio iridato e soprattutto un pass per Olimpiadi di Parigi. Qualificarsi sarebbe un grande obiettivo perché passare per i tornei pre Olimpici è spesso una vera e propria lotteria.
Foto di Andrea Staccioli / DBM Deepbluemedia per Federnuoto.it