L’arena alla Rotonda Diaz sul lungomare di Napoli non è una novità. I veri appassionati ricorderanno le magiche giornate vissute dal capoluogo partenopeo nel 2014 in Coppa Davis. Dall’impresa di Fognini, che ebbe la meglio su Murray, di tempo ne è passato, mentre non passa la passione per il tennis. Ecco perché il TC Napoli 1905, dopo un grande successo col Challenger organizzato dopo una lunga assenza nel 2021, ha saputo sfruttare il buco nel calendario lasciato dal torneo di Mosca per prendersi una ribalta unica. La Napoli Cup ATP 250 si annuncia spettacolare. L’arena da 4.000 posti è pronta per ospitare alcuni dei big del tennis mondiale. Il più atteso di tutti è sicuramente Andrey Rublev, ma non è escluso un colpaccio dell’ultim’ora. Infatti, l’organizzazione del torneo ha a disposizione una wild card che sarà assegnata pochi minuti prima del limite. Sognare non costa nulla, poi farlo a Napoli ne vale sempre la pena. Oggi la manifestazione è stata presentata con il primo cittadino Manfredi che ha accolto l’arrivo del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ma soprattutto del numero uno del tennis italiano Angelo Binaghi, colui che con la sua lungimiranza ha reso la Federtennis una federazione ricca e capace di aumentare il suo appeal anche grazie all’organizzazione di manifestazioni di livello internazionali come il rilancio degli Internazionali d’Italia a Roma, le ATP Next Gen a Milano, la Coppa Davis a Torino e Bologna o addirittura le Finals che si giocheranno nel capoluogo piemontese per il secondo anno consecutivo. Binaghi ha avuto la capacità di mettere l’Italia sulla mappa del tennis mondiale a livello organizzativo, poi sono arrivati anche i grandi risultati di Berrettini, Sinner e degli altri azzurri. Un’accoppiata fantastica che farà crescere ancora di più il movimento azzurro. Sulla scia di quanto fatto da Binaghi si è inserito il TC Napoli 1905 che ha colto subito l’occasione di organizzare un torneo storico, parole del numero uno del tennis azzurro.
“E' possibile che questo sia il più grande torneo mai organizzato da una società sportiva affiliata alla Federazione Italiana Tennis. Ho commissionato nei giorni un'indagine storica ai miei uffici. Abbiamo scoperto che nell'ambito dei circa 15 mila tornei l'anno che le nostre società sportive organizzano, per lo meno dal 1997 o 1998 non ce n'è mai stato uno, maschile o femminile, della rilevanza di quello che organizziamo oggi, e la rilevanza è data dal montepremi".
Un dato fantastico che deve inorgoglire tutto lo sport campano. "E’ una grande impresa, qualcosa di straordinario anche nella storia ultra-centenaria della nostra Federazione. Siamo fieri di aver agito da comprimari. I veri protagonisti sono il presidente Villari e i dirigenti del Tennis Napoli. Siamo orgogliosi di avere al nostro interno una società con queste grandissime ambizioni. Sono anche orgoglioso che sia successo a Napoli, in una società di grandi tradizioni dove chiunque come me abbia giocato a livelli modesti ha lasciato il cuore e avuto bellissime esperienze fin da giovane. La location poi è veramente straordinaria, irripetibile. Solo i napoletani sono in grado di costruire dal nulla un campo centrale così, che ricorda Montecarlo e forse è ancora più bello".
Intanto nel fine settimana svolta storica per la Federazione, un’altra perla della gestione Binaghi. "A Firenze ci sarà un'assemblea straordinaria per cambiare il nostro nome. Da domenica diventeremo la federazione tennis e padel perché questo fenomeno ormai sta acquisendo dimensioni paragonabili a quelle del tennis che è il secondo sport più praticato nel nostro Paese dopo il calcio. Credo per questo che il padel debba avere pari dignità nella nostra coscienza di dirigenti, che dovremo dedicare metà del nostro tempo alla crescita di questo nuovo sport, ma anche formalmente nel nome della nostra federazione".
Dopo questa svolta epica quello di Napoli sarà il primo torneo di una nuova era. Bianghi ha anche una speranza che tutti gli appassionati napoletani non possono che condividere. “Oltre ad essere il più grande torneo organizzato in Italia da una società sportiva, sarebbe importantissimo che venisse vinto da un giocatore italiano. Ma credo che i nostri giocatori faranno di tutto per confermare il grandissimo momento, anche agonistico, che il tennis sta vivendo nel nostro Paese".