Un leader nel bel mezzo di un paradosso. A risollevare il Napoli, che potrebbe mandare in archivio la stagione 2021/2022 con l'amaro rimpianto di non aver vinto lo scudetto a causa del rendimento casalingo, a dispetto della spinta dei suoi tifosi, da sempre dodicesimo uomo in campo, ci ha pensato Koulibaly. Per punti raccolti gli azzurri sono primi in trasferta e soltanto settimi in casa dove la sconfitta con la Fiorentina ha fatto raggiungere quota 5 stagionali tra le mura amiche dopo le battute d'arresto con Milan, Empoli, Spezia e Atalanta. Un ruolino di marcia che rischia di rivelarsi fatale per i sogni di gloria degli uomini di Spalletti, ma che Koulibaly non vuole riporre in un cassetto.
“Mancano ancora tante partite. Chi non crede nello scudetto, esca dallo spogliatoio” ha commentato, perentorio, nel post-partita, il gigante senegalese, che ha poi aggiunto: “Questa sconfitta ci fa male, soprattutto perché è arrivata davanti alla nostra gente. C’erano tanti napoletani allo stadio. Ero molto felice perché quando li vedo mi fa sempre piacere. Dobbiamo continuare perché giochiamo per questo popolo. Sappiamo che sarà dura perché adesso ci sono due avversarie davanti a noi, però, dobbiamo andare avanti e continuare a crederci”. Se sia davvero troppo tardi saranno le ultime 6 giornate di campionato a dirlo. E, ironia della sorte, strano scherzo del destino e del calendario, si ripartirà proprio dal “Maradona”, nel Lunedì dell'Angelo, contro la Roma.