“I dati elaborati da Movimprese, Unioncamere e InfoCamere ci confermano ancora una volta il grande potenziale imprenditoriale del Sud, che registra un saldo positivo di 13.684 unità, il più alto tra le macroaree del Paese.
Questo risultato non è soltanto un segnale di resilienza, ma dimostra la capacità di innovazione e adattamento delle nostre imprese in un contesto economico complesso”. Lo dichiara Raffaele Marrone, presidente di Confapi Napoli e responsabile Zes dell’associazione nazionale.
Secondo i dati relativi al 2024, il Sud si distingue per il maggior numero di nuove iscrizioni, pari a 100.715, a fronte di 87.031 cessazioni, confermandosi come il territorio con il più alto stock di imprese attive: oltre 2 milioni su un totale nazionale di 5 milioni 876mila. “Con oltre un terzo del saldo positivo totale del Paese, il Mezzogiorno si dimostra motore propulsivo del tessuto economico italiano,” aggiunge Marrone.
Il tasso di crescita del Sud, pari allo 0,67%, si conferma superiore alla media nazionale dello 0,62%, nonostante una lieve flessione rispetto allo 0,72% dell’anno precedente. “Questi dati ci spronano a proseguire nel sostegno alle imprese locali e nell’attrazione di nuovi investimenti, valorizzando le eccellenze che il nostro territorio è in grado di offrire,” sottolinea il presidente di Confapi Napoli.
“È fondamentale che Governo ed Enti locali continuino a sostenere le piccole e medie imprese, che rappresentano il cuore pulsante del nostro sistema economico e il principale driver di sviluppo e occupazione, specialmente in una realtà dinamica come il Mezzogiorno”, conclude Marrone.