Razzismo, l'Atalanta al fianco di Koulibaly: "Agiremo nelle sedi competenti"

Il club orobico indaga sui protagonisti degli insulti. Caso plusvalenze, il 12 aprile prima udienza

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Napoli.  

Un "no" secco e condiviso al razzismo. L'Atalanta si è scagliata contro soggetti presenti al “Gewiss Stadium” che, ieri, in occasione della gara casalinga con il Napoli, hanno insultato Koulibaly: “Ogni comportamento non in linea con i principi di civiltà ed educazione, da sempre perseguiti da questo club, sarà osteggiato con forza. Non vogliamo, e lo sottolineiamo, dare visibilità a soggetti che nulla hanno a che fare con il nostro ambiente e, pertanto, senza clamori né generalizzazioni, agiremo nelle sedi competenti affinché l’immagine del club e della città di Bergamo siano tutelate” ha tuonato la società orobica attraverso un comunicato ufficiale facendo eco alle parole del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, che, a caldo, aveva fermamente condannato l'episodio.

Una parentesi squallida, che non mina l'entusiasmo dei tifosi azzurri. Sette giornate alla fine del campionato, si sogna a occhi aperti lo scudetto. Intanto, è stata fissata al 12 aprile la prima udienza del processo sportivo sulle plusvalenze a carico di Juve, Napoli e altri 9 club, che proseguirà il 14 e il 15, in videoconferenza. La data del processo arriva a 3 giorni dal deferimento della procura FIGC.