Il sogno? Ovviamente è quello Olimpico. Parigi 2024 è dietro l’angolo, Los Angeles 2028 è lontana ma tanto affascinante, anche se al momento la boxe resta in attesa definitiva di giudizio sulla sua presenza. Però Michele Baldassi deve pensarci intensamente, proprio come ha fatto Irma Testa con cui spesso ha condiviso la palestra a Torre Annunziata. Deve e può ambire a vivere un sogno.
Per rincorrere i suoi obiettivi, dopo essere cresciuto alla Boxe Vesuviana sotto l’ala della famiglia Zurlo con i maestri Lucio e Biagio, la medaglia di bronzo dei Mondiali giovanili a Kielce in Polonia nella categoria dei 56 kg, si preparerà sotto la guida attenta dello staff azzurro. Da venerdì 21 gennaio il ragazzo campano sarà in ritiro presso il Centro Nazionale di Pugilato ad Assisi fino al 4 febbraio.
Due settimane di lavoro che condividerà con Tommaso Sciacca, Patrick Cappai, Simone Spada, Andrea De Santis, Giacomo Micheli, Cromwell Alfred Commey, Luco Iovolki, Roberto Lizzi e Vincenzo Fiaschetti sotto la guida dei tecnici federalei Eugenio Agnuzzi e Sumbu Kamabay.