Il rischio è che la differenza tra domanda e offerta possa essere, oggettivamente, incolmabile. Se così fosse i conseguenti scenari, a breve o lungo termine, comporterebbero la fine dell'avventura di Lorenzo Insigne con la maglia del Napoli. L'ennesima svolta epocale in un calcio da tempo senza più bandiere, che con il trasferimento di Messi al PSG ha scritto un'altra pagina di un libro ormai pieno zeppo di adii dorati, in cui lo spazio per i sentimenti ha ceduto il passo a business multimiliardari. Due milioni di euro separano le parti dalla stretta di mano tanto agognata dai tifosi partenopei. Tanti, troppi. De Laurentiis ha così fissato il prezzo per l'immediata cessione del folletto di Frattamaggiore: almeno 25 milioni di euro e, in assenza di intesa sul prolungamento, il capitano partirebbe subito. Il presidente non ha, ovviamente, voglia di perderlo a parametro zero, ma pure questa è un'eventualità da non scartare qualora dovessero subentrare legittimi tatticismi da parte di top club intenzionati a portarsi a casa Insigne attendendo la fine della stagione. Giuntoli ha mandato di proporre 3,5 milioni per le prossime quattro stagioni, con una serie di bonus, facilmente raggiungibili, che permetterebbero di pareggiare i 4,6 attualmente percepiti. Nessuna intenzione, dunque, di alzare la posta ai 5,5 che dovrebbero essere richiesti dall'entourage del calciatore. Si vedrà. Intanto, è ufficiale la cessione di Tutino al Parma per 5 milioni più un altro di bonus in caso di promozione in A dei ducali.
Napoli, De Laurentiis fissa il prezzo per Insigne
In caso di mancata intesa per il rinnovo il club azzurro lo lascerebbe partire immeditamente
Napoli.