Dall’incubo alla gioia. Tutto in poco più di due ore. Il quattro senza italiano ce l’ha fatta ed è arrivata la prima medaglia, un bronzo, per la spedizione campana a Tokyo grazie al canottaggio. Nelle prime ore del mattino è arrivata la notizia della positività al covid di Bruno Rosetti. Un contrattempo che per qualche minuto ha fatto temere al resto dell’equipaggio di non poter disputare la finale. Ma così non è stato. Francesco Cattaneo ha deciso di schierare Marco Di Costanzo sul quattro senza con Giuseppe Vicino, Matteo Castaldo e Matteo Lodo, portando la riserva Enzo Abbagnale nel due senza con Giovanni Abagnale. Minuti frenetici che hanno anticipato la gara che è stata bella ed emozionate.
Partenza difficile, equipaggio alleggerito con Di Costanzo al posto di Rosetti. Ma il buon Marco è atleta dal grande orgoglio che ha saputo dare il suo importante contributo. Ai mille metri Italia quarta dietro ad Australia, Gran Bretagna e Romania. Proprio dopo metà gara è iniziata la rimonta che ai 1500 metri vedeva ancora gli azzurri al quarto posto ma sempre più in lotta per le medaglie.
Il finale è stato da brividi. Attacco degli azzurri che hanno spaventato sia Romania che Australia, mentre la Gran Bretagna è andata alla deriva, e dopo essere stata superata ha addirittura sbandato invadendo la corsia numero 5 occupata dall’Italia rischiando quasi il clamoroso contatto.
Evitata la beffarda collisione, i tre napoletani Vicino, Castaldo e Di Costanzo, insieme a Lodo, hanno potuto festeggiare per un bronzo che poteva sicuramente essere argento ma viste le difficoltà vale quanto un oro. Per i tre campani è la seconda medaglia olimpica consecutiva, dopo il bronzo vinto a Rio de Janeiro, e Parigi non è poi così lontana.