Una scelta nata da un feeling scattato sin dalla prima chiamata e cresciuto nel tempo, quello tra il presidente De Laurentiis e Spalletti. Una stretta di mano arrivata per la condivisione di una serie di vedute del progetto tecnico da costruire insieme, a partire dal modulo, il 4-2-3-1 adottato da Gattuso e da sempre preferito da Spalletti, che ripartirà proprio da questo sistema di gioco in modo da guadagnare prezioso tempo per l'assimilazione di concetti tattici e il rodaggio di sincronismi già ben oleati. E poi la rosa piace, e non poco, al tecnico di Certaldo, che non ritiene necessari stravolgimenti per essere competitivi per lo scudetto e, soprattutto, il ritorno tra le prime quattro in classifica con annessa qualificazione all'edizione 2022/2023 della Champions League. Sul fronte entrate sono due i nomi in cima alla lista dei desideri: per la fascia mancina c'è Emerson Palmieri, fresco campione d'Europa con il Chelsea, più avanti di tutti in termini di gradimento del neo-tecnico degli azzurri. In mediana si punta con decisione a Vecino e sulla sua voglia di riscatto dopo essere finito nel dimenticatoio all'Inter. Sul fronte partenze appaiono scontate quelle di Koulibaly e Fabián Ruiz e pure su questo ADL e Spalletti sono pienamente in sintonia. C'è bisogno di un paio di cessioni eccellenti per rimpinguare le casse in cui per il secondo anno consecutivo non entreranno gli introiti garantiti dalla partecipazione alla massima competizione europea.
Napoli, ecco i primi due calciatori chiesti da Spalletti
Il tecnico di Certaldo ha dato anche il via libera a due cessioni eccellenti
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