De Magistris stravince, Lettieri nuova delusione

Gli exit poll attribuiscono al sindaco uscente oltre il 60 per cento.

Voto scandito dalle polemiche. I napoletani hanno bocciato i partiti. Per l'ex magistrato si prospetta il ruolo di leader nazionale di un partito alla Podemos

Napoli.  

di Luciano Trapanese

Pronostico rispettato, almeno secondo gli exit poll. Ma la forbice tra i due candidati è così larga che è davvero difficile ipotizzare un risultato diverso. Ha vinto Luigi De Magistris (accreditato alle 23 di un dato superiore al 60 per cento), che è riuscito in una impresa davvero ardua: da sindaco uscente si è imposto come rivoluzionario. Il Masaniello in bandana arancione si è confermato primo cittadino. Gianni Lettieri rinnova il suo appuntamento con la sconfitta. Niente da fare per l'imprenditore del centrodestra. Ma si sapeva, la rimonta non era facile.

La giornata è stata caratterizzata dalle polemiche. L'aggressione verbale a Lettieri mentre era a passeggio con la moglie a Pianura. La sua successiva conferenza stampa e le accuse arrivate da De Magistris per aver rotto il silenzio elettorale. Alla fine solo schermaglie, che non hanno influito per niente sull'esito della consultazione.

I napoletani avevano già deciso. Anche quelli che hanno scelto di non recarsi affatto alle urne. Pure l'assenteismo era un dato prevedibile. Forse non nelle percentuali – davvero “americane” -, che si sono registrate, ma un calo rispetto al primo turno più che atteso è da considerarsi fisiologico. Ha influito anche – riteniamo – il netto vantaggio del sindaco uscente. Un eventuale testa a testa è stato ritenuto assai improbabile. E questo non ha certo giocato a favore di una più larga partecipazione alle urne. Non si può neppure dire che i napoletani hanno scelto il mare, la giornata è stata infatti inclemente.

De Magistris ha costruito la sua vittoria vestendo i panni dell'oppositore, dell'uomo contro le istituzioni e il potere. Ha attaccato duramente Renzi e De Luca. Si è dipinto uomo del popolo. Una strategia che ha segnato anche la sua prima – e quella sì sorprendente – affermazione elettorale.

Una affermazione, quella di Giggino, che apre le porte anche ad un nuovo ruolo che potrebbe rivestire a livello nazionale: il contraltare da sinistra di Renzi. Il capo di una sorta di Podemos all'italiana, anzi alla napoletana.

Di certo all'ex magistrato non sono mancati i voti provenienti dall'area cinquestelle. Cosa del tutto prevedibile. In fondo il programma del sindaco riconfermato e quello proposto dai pentastellati di Brambilla erano in larga parte sovrapponibili.

Il voto di Napoli sancisce una volta di più la debolezza dei partiti tradizionali. Crollato il Pd, sconfitto il centrodestra, ha rivinto un candidato che alle spalle aveva solo le sue liste.