Lo chiama "l'oltraggio dello sconosciuto": la possibilità che in Campania "la quasi metà degli eletti" sia "di provenienza di altre realtà territoriali".
A parlarne è Diego Venanzoni, consigliere regionale campano del gruppo "De Luca Presidente", che in un post pubblicato su Facebook prende come esempio il caso di Fabrizio Ferrandelli, palermitano, già candidato a sindaco di Palermo (sostenuto da Azione e +Europa e avversario del candidato di Pd e M5S Francesco Miceli), candidato del centrosinistra al collegio uninominale di Napoli San Carlo all'Arena.
"Davvero chi ha definito queste scelte - scrive Venanzoni - può pensare che sia una scelta comprensibile aver candidato tal Fabrizio Ferrandelli, in questo collegio? Nulla contro il candidato, sarà sicuramente persona di assoluto primo piano, ma nessuna conoscenza del territorio, nessun rapporto alcuno, non lo si conosce, non lo vedremo più dal giorno dopo".
Secondo Venanzoni "il problema non riguarda ovviamente solo il mio schieramento politico e non è legato solo a Napoli e alla Campania. E' un problema generalizzato, riguarda tutti i partiti e tutto il territorio italiano. Da qualche anno a questa parte con questa brutta legge elettorale nella maggior parte dei casi manca del tutto la rappresentatività del territorio. Ci sono le dovute eccezioni ma è qualcosa di ovvio, di scontato. In Campania la metà quasi degli eletti sarà di provenienza di altre realtà territoriali. Per cortesia nessuno venga a sostenere il contrario e provare a fare strani ragionamenti, siamo seri. Avete gli strumenti per decidere, del resto lo avete dimostrato. Ma almeno - conclude Venanzoni - risparmiateci l'oltraggio dello sconosciuto".