Nelle Terre dei Fuochi non solo non si possono più realizzare siti di smaltimento finale dei rifiuti, ma con la manovra del Govero Draghi arriva il divieto a realizzare qualsiasi impianto di trattamento di rifiuti nei territori di Giugliano, Qualiano, Villaricca e Quarto. È quanto prevede un emendamento alla Finanziaria votato in Senato e voluto dalla senatrice e capogruppo M5S Maria Domenica Castellone.
L’emendamento, che porta la firma anche dei senatori Pavanelli, Gallicchio, Pisani e Trentacoste, va a modificare una norma del 2007 che già stabiliva un blocco in queste terre, ma solo parziale. La legge in questione è la numero 87 del maggio 2007 che prevedeva lo stop a «ulteriori siti di smaltimento finale di rifiuti». Ora, con l'eliminazione della parla “finale” il divieto varrà per qualsiasi tipo di impianto e non solo per quelli di trattamento finale, come ad esempio discariche e inceneritori. Purtroppo la modifica apportata adesso non varrà per l'impianto di trattamento delle ecoballe contro cui si stanno battendo sindaci e comitati da mesi. Solo qualche settimana fa il Tar ha respinto il ricorso dei Comuni di Qualiano e Giugliano e del comitato ambientalista Kosmos contro l’impianto di smaltimento delle ecoballe in costruzione a Ponte Riccio, ritenendo appunto che «non si tratta di un impianto di smaltimento finale» ed è quindi realizzabile. L’emendamento non bloccherà l’impianto ma rappresenta comunque un passo in avanti considerevole per un territorio martoriato da impianti legali e illegali, dove i miasmi proveniemti dall'aera Asi di giugliano hanno provocato, negli ultimi mesi, gravissimi disagi alla popolazione. L’emendamento prevede anche un aumento del fondo per le bonifiche delle discariche abusive di 20 milioni di euro per gli anni 2022, 2023 e 2024.