La Corte dei Conti promuove la Regione Campania: nonostante la pandemia Palazzo santa Lucia ha perseguito la linea del rigore gestionale. Oggi l'annuale udienza pubblica presso la Sezione regionale di controllo per la Campania con l'assessore regionale alle finanze Ettore Cinque, presente anche il sindaco di Napoli
L’udienza è stata presieduta e introdotta dal Presidente della Sezione Maria Paola Marcia. E' intervenuto il Procuratore regionale Maurizio Stanco.
Il giudizio complessivo sui conti della Regione è positivo, anzi di apprezzamento si legge nella relazione finale perché “Nonostante le gravi difficoltà del 2020 che hanno imposto appositi straordinari programmi di spesa sociale, la Regione Campania ha perseguito la linea del rigore gestionale, migliorando complessivamente la propria capacità di entrata e di spesa rispetto agli esercizi precedenti».
Le attività istruttorie condotte dalla Sezione ai fini dell'odierno giudizio - ha aggiunto Murcia - sono state caratterizzate da un ampio confronto in sede cartolare e di audizioni, nel corso del quale l'Amministrazione regionale ha corrisposto con puntualità alle richieste di dati e notizie. Sul punto va espresso ogni apprezzamento per l'accordo intervenuto tra la Corte dei conti e l'Amministrazione regionale con il quale si introduce il collegamento al sistema informativo di contabilità regionale, a vantaggio della diretta consultazione da parte degli Uffici della Sezione di controllo nella prospettiva di facilitare e semplificare le acquisizioni di dati e notizie.
La spesa sanitaria è stata pari a 18.656.020.414,35 euro (impegni) e rappresenta il 68,56% della spesa complessiva del bilancio regionale. La spesa di personale è stata contenuta nel rispetto dei limiti di legge e ha evidenziato una costante flessione nel triennio 2018-2021(da261,3 milioni di euro nel 2018 a 234,3 milioni di euro nel 2020). Analogamente è risultata in costante diminuzione la dotazione di personale a tempo indeterminato (da n.4722 unità nel 2018 a 3800 unità nel 2020).
E anche quest'anno con riferimento alla garanzia dei LEA il Tavolo ministeriale di verifica ha assegnato un punteggio pari a 168, confermando il raggiungimento della soglia di adempienza già positivamente valutato nel 2018.
La spesa di personale è stata contenuta nel rispetto dei limiti di legge e ha evidenziato una costante flessione nel triennio 2018-2021 (da261,3 milioni di euro nel 2018 a 234,3 milioni di euro nel 2020). Analogamente è risultata in costante diminuzione la dotazione di personale a tempo indeterminato (da n.4722 unità nel 2018 a 3800 unità nel 2020)
“Sono anni che ci siamo allineati sia con la rendicontazione dei bilanci nel tempo prescritto dalla normativa sia per quanto riguarda il difficile e doloroso piano di rientro dai disavanzi pregressi – ha spiegato l'assessore alle Finanze della giunta regionale, Ettore Cinque - Nel 2015 il disavanzo ammontava a 5,5 miliardi di euro mentre oggi siamo arrivati a 4,2: in questi anni abbiamo recuperato oltre 1,3 miliardi di euro di disavanzo, più dei 200 milioni all'anno". Così Ettore Cinque, assessore regionale al Bilancio, oggi a margine dell'udienza sul rendiconto generale della Regione Campania per il 2020 alla Corte dei Conti. "Purtroppo - sottolinea - sono risorse che si sottraggono alla collettività, ma abbiamo il dovere di ripianare rispetto a delle difficoltà incontrate dalle passate gestioni. Avere un ente in ordine con i propri conti - ancora Cinque - è molto importante". Per quanto riguarda i tempi l'assessore ha ricordato che si tratta di "30 anni per una parte di disavanzo e 20 per un'altra, per un totale di almeno 200 milioni di euro ogni anno da destinare a questa copertura".
Per il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, presente all'udienza, "la collaborazione istituzionale è la base fondamentale per la ripartenza della città. Con la Corte dei conti, ognuno nel proprio ruolo istituzionale, c'è un rapporto di massima cooperazione per cui sono molto fiducioso sull'apertura di una stagione positiva". La Corte, che ha dedicato uno specifico approfondimento al fenomeno del disallineamento contabile tra le scritture di bilancio della Regione e degli enti locali, evidenzia che "proseguendo nell'analisi avviata nel corso del giudizio di parificazione degli esercizi 2017 e 2018 (v. SRC Campania decisione 217/2019/PARI), si sono raffrontate le scritture di bilancio della Regione e quelle di 24 comuni che presentavano gli scostamenti maggiori, rispetto al complesso dei comuni campani, riscontrando che i maggiori disallineamenti riguardano il Comune di Napoli".