Debito, arriva la svolta al Senato: primo ok al Salva -Napoli. Nella tarda serata di martedì, i due emendamenti presentati alla Commissione bilancio del Senato targati Pd e M5S - tra i firmatari i due senatori napoletani Valeria Valente per il Pd e Vincenzo Presutto per i cinquestelle - sono stati ammessi alla discussione. Un segnale chiarissimo che arriva a dare speranza al neo sindaco Manfredi dopo il pressing dell'assessore Baretta che si è impegnato senza sosta in queste ultime tre settimane. Nella sostanza non ci sarà una norma ad hoc per Napoli, ma un meccanismo normativo e finanziario che aiuta gli enti in forte difficoltà finanziaria.
Su oltre 6mila emendamenti presentati alla legge di bilancio ne sono rimasti 731 - i cosiddetti “segnalati” e tra questi i due che puntano alla salvezza del Comune di Napoli.
Se passasse l'emendamento del Pd le quote di ammortamento del debito passerebbero in capo allo Stato a partire dal primo gennaio del 2022. Nella sostanza l’esposizione del Comune verso le banche e in particolare con CdP inclusivo delle partecipate ammonta a 2,5 miliardi che costituiscono la metà del debito. Se dovesse passare la formula proposta dai Cnque Stelle invece ci sarebbe il commissariamento del debito del Comune e delle perdite delle aziende partecipate. Verrebbe creata una struttura commissariale sul modello di Roma a partire dal primo gennaio.
In questo caso la cntabilità dell'ente si sdoppia: una in capo al commissario che sarebbe quella del debito che usufruirebbe di 200 milioni l’anno per sanarlo, l’altra ordinaria. Inoltre, dettaglio non da poco, il Comune non potrebbe fallire nel corso del commissariamento che dura 10 anni.
Con questi due provvedimenti il Comune sarebbe messo nelle condizioni di poter ripartire in modo da garantire ai napoletani i servizi e predisporsi ad utilizzare al meglio gli investimenti previsti dal Pnrr.