Visita Istituzionale a Napoli per la ministra per il Sud Mara Carfagna che ha incontrato il sindaco Gaetano Manfredi prima di visitare il centro aerospaziale di Gianturco. Al centro del confronto tre grandi progetti di sviluppo: la riqualificazione ambientale e la rigenerazione urbana di Bagnoli, la restituzione alla città dell’Albergo dei poveri e anche un progetto da finanziare attraverso il contratto istituzionale di sviluppo, dell’area che va da Napoli est al Vesuvio e a Pompei. Ma è il tema del debito che preoccupa la ministra, che conosce bene i conti del comune avendo ricoperto anche il ruolo di consigliera comunale nell'era De Magistris. E' per questo che la Carfagna dichiara di condividere in pieno l'allarme lanciato da Manfredi.
I debiti. "I debiti della città sono un peso che Napoli non può più sopportare. Ma questa è solo la punta dell'iceberg, sono circa 800 i Comuni in situazioni gravi. La situazione di Napoli è all'attenzione del Governo. Per quanto riguarda la proposta di De Luca, di dilazionare il debito, questo significa scaricare sulle future generazioni questo peso. E non ci entusiasma. Con il sindaco siamo naturalmente intenzionati e d'accordo ad archiviare le conflittualità che in passato, purtroppo, hanno interessato e, in alcuni casi, compromesso i rapporti tra amministrazione comunale e governo centrale" ha aggiunto Mara Carfagna. "Siamo concordi sulla necessità di avviare una nuova fase, di lavorare insieme nell'interesse della città e sono certa che, grazie a questo metodo improntato alla collaborazione, saremo in grado di raggiungere risultati importanti per questa città", ha concluso Carfagna.
Il Covid. Rispondendo a una domanda sulla possibilità di un lockdown limitato ai soli non vaccinati contro il Covid-19, Carfagna ha confermato: «Se la situazione dovesse peggiorare siamo pronti a prendere ogni decisione utile per scongiurare l’avvento di una quarta ondata che in Europa sta assumendo dimensioni preoccupanti. Questo al momento non c’è, ma siamo pronti a intervenire qualora la situazione dovesse peggiorare». Poi precisa: «I numeri del nostro Paese sono diversi rispetto a quelli ad esempio austriaci o tedeschi. Questo testimonia che la strategia del Governo su vaccini e green pass va nella giusta direzione. Se avessimo dato retta a chi ci chiedeva di abbassare la guardia, ora saremmo nelle condizioni di Austria e Germania che non a caso considerano l’Italia un modello».
«Tutte le regioni italiane sono ancora in zona bianca - ha ricordato infine il ministro Carfagna - il nostro sistema sanitario regge e, nonostante l’aumento dei contagi, la situazione è sicuramente sotto controllo. Questo non vuol dire che si può abbassare la guardia”.