De Magistris: Linguaggio muscolare non serve contro il Covid

Il sindaco di Napoli definisce la sanità pubblica campana come un “fallimento politico"

de magistris linguaggio muscolare non serve contro il covid
Napoli.  

Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, continua la sua battaglia contro quello che definisce “il fallimento politica della sanità pubblica” campana, sottolineando i numeri dei posti letto in terapia intensiva che sarebbero, a suo dire, insufficienti per rispondere all’emergenza Covid.

"Fallimento politico della sanità pubblica perché non solo siamo arrivati a febbraio che la sanità pubblica era smantellata - ha detto il primo cittadino partenopeo - ricordo sempre 300 posti letto di terapia intensiva a febbraio, su tutte le malattie su 6 milioni e mezzo di abitanti, adesso siamo a 500. Ci sono misure da prendere per arginare il contagio ma non sono le chiusure dei locali alle 23 la soluzione. Chi vuole andare a mangiare fuori, andrà tra le 21 e le 23 e non c'entra nulla con la movida, - ha detto - i luoghi della movida sono pochissimi rispetto alla ristorazione. C'è molta approssimazione e continua ad esserci l'uso politico del covid. Quando comincia a diventare evidente che non si è riusciti a migliorare la sanità pubblica, le reti territoriali di base, la medicina dei territori, gli ambulatori, i tamponi i test rapidi e i sierologici o altre misure che si potrebbero prendere, ad esempio in questo momento si potrebbero incentivare lo smart working, - ha sottolineato de Magistris - intervenire nei luoghi effettivi dove c'è assembramento fare più controlli, invece si mettono in atto con quel linguaggio anche molto muscolare, individuando il ragazzo fuori scuola o il commerciante come coloro che mettono in pericolo la salute e dimostrare di essere efficace ed efficiente".