l gip del Tribunale di Napoli Nord ha respinto le richieste di arresti domiciliari avanzate dalla Procura per il sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi, e per il suo predecessore Antonio Poziello. Entrambi sono coinvolti in un'inchiesta legata alla gestione dell’appalto per la raccolta dei rifiuti nella città campana. L’inchiesta riguarda presunti illeciti nella gestione del servizio di rifiuti, con i due politici locali, Poziello e Pirozzi, accusati di reati connessi alla gestione del settore. Nonostante la gravità delle accuse, il giudice delle indagini preliminari ha deciso di non applicare la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dei due, almeno per ora.
Posizioni differenziate tra Pirozzi e Poziello
Le posizioni dei due indagati risultano però diversificate. Nicola Pirozzi, attuale sindaco di Giugliano, ha scelto di sospendersi dal Partito Democratico subito dopo essere venuto a conoscenza dell'indagine, due mesi fa, in concomitanza con la fissazione degli interrogatori preventivi. Una mossa che ha cercato di isolarsi politicamente, pur continuando a ricoprire il suo incarico di primo cittadino. Dall’altra parte, Antonio Poziello, ex sindaco della città e predecessore di Pirozzi, ha preso una decisione ben diversa, dimettendosi dal suo ruolo di consigliere comunale. Una scelta che dimostra una certa distanza dalla vicenda, ma che non ha comunque messo fine alla sua implicazione nell'inchiesta.
Prossimi passi: la possibilità del ricorso
Il rigetto delle richieste di arresti domiciliari non conclude però l'iter dell’inchiesta. Ora la Procura di Napoli Nord dovrà decidere se fare ricorso al Tribunale del Riesame per rivalutare la situazione. Un passo che potrebbe portare a nuovi sviluppi, sia in termini di misure cautelari che di ulteriori accertamenti sulle vicende legate all’appalto dei rifiuti a Giugliano. Resta alta, dunque, l'attenzione su questa inchiesta che sta scuotendo la politica locale, con implicazioni che potrebbero allargarsi a macchia d’olio, coinvolgendo anche altri attori del settore. La vicenda, seppur ancora nella fase iniziale, rischia di avere ripercussioni non solo a livello giuridico, ma anche sull’immagine dei protagonisti coinvolti. Il caso di Giugliano diventa sempre più un punto di riferimento per comprendere le dinamiche di gestione dei rifiuti in un contesto regionale segnato da scandali e malfunzionamenti. Ora, con il rifiuto della misura cautelare, i riflettori rimangono accesi su Pirozzi, Poziello e sull’evolversi dell’inchiesta.