Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, continua a dividere il fronte per le prossime comunali. Se infatti proprio sulla richiesta di una discontinuità rispetto alla gestione de Magistris, si uniscono il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, che non vedono l’ora di riproporre l’alleanza nazionale anche su scala cittadina, sperando in un risultato positivo nei comuni che sono la ballottaggio e che hanno sperimentato già il patto. Il sindaco, dal canto suo, continua a difendere la sua esperienza di governo della città e a sostenere che qualsiasi laboratorio politica nasca parta proprio dalla “rivoluzione arancione”.
"Chi vuole prendere le distanze da questa esperienza - afferma il primo cittadino partenopeo - vuol dire che ci sta escludendo dal dialogo implicitamente. A questa esperienza va data dignità forte che non significa la poltrona del singolo ma significa la pari dignità. È chiaro che il prossimo sindaco sarà una cosa diversa, perché questa esperienza rivoluzionaria non è ripetibile, e che ci saranno un nuovo sindaco e nuovi soggetti protagonisti ma quando si parla di discontinuità vuol dire che si vogliono prendere le distanze. È importante considerare quello che è accaduto a Napoli. Sento sempre queste belle parole sull'importanza delle città, sul loro ruolo e su quello delle esperienze civiche, delle autonomie e dei laboratori. E bene, questo non è il momento solo delle buone intenzioni o dei comizi perché questo è quello che è accaduto a Napoli. Se si considera tutto questo, noi siamo più che disponibili a sederci a un tavolo ma se il tavolo è come i tanti visti in questi anni, noi intanto iniziamo a correre quei cento passi verso la vittoria”.