Per la candidata del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Campania, Valeria Ciarambino è ancora presto per valutare i sondaggi che fanno il suo movimento solo terzo dietro centrosinistra e centrodestra.
“Che validità possono avere dei sondaggi - ha detto la capogruppo del M5S - fatti dopo quattro mesi di un'emergenza gravissima, che ha messo in ginocchio la Campania, ha avuto un impatto emotivo sui cittadini e ha visto sul palcoscenico mediatico come unico protagonista Vincenzo De Luca? Siamo ai nastri di partenza. Lavoreremo a testa bassa, con umiltà, stando tra la gente e non in mezzo ai sistemi di potere e alla casta. C’è il 50% di elettori che non va più a votare - fa notare - è un dato gravissimo e dobbiamo parlare anche a queste persone".
Il Movimento si Presenta con una sola lista a sostegno della sua candidatura, nessuna alleanza in vista con altri partiti, dunque, ma "le porte sono aperte a tutti coloro che vogliono porsi in alternativa a De Luca o a Caldoro per cambiare il volto di questa regione".
L’invito di Ciarambino è rivolto anche a demA, il movimento fondato dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. "Nessuna alleanza - ribadisce la candidata - ma loro potrebbero sostenere il M5s, non vedo altre alternative per chi vuole contrastare lo strapotere di chi ha utilizzato l'emergenza Covid come palcoscenico elettorale".
Ciarambino non risparmia un attacco al Pd. "Il progetto di condivisione, avanzato attraverso la candidatura del ministro Costa, e' fallito - ricorda - qualcuno ha messo i sondaggi davanti al bene dei cittadini, ora andiamo avanti per la nostra strada".
Valeria Ciarambino ha anche proposto un patto tra tutte le forze politiche per garantire liste pulite, escludendo dalla competizione non solo coloro che hanno un rinvio a giudizio, ma anche chi presenta ombre per reati legati alla criminalità organizzata, voto di scambio, corruzione o contro la pubblica amministrazione.
L’invito è stato espresso concretamente in un documento che l'esponente pentastellata ha già firmato, in attesa di ricevere l'ok dagli altri due principali sfidanti, Vincenzo De Luca e Stefano Caldoro.
“È una proposta a cui non si puo' dire di no - spiega - è il minimo sindacale che deve garantire chi si candida a rappresentare i cittadini nella massima istituzione regionale. L'obiettivo è quello di alzare l'asticella della competizione elettorale e fare della Campania non più la maglia per gli impresentabili, come è stato cinque anni fa con la lista stilata dalla commissione Antimafia - ricorda - ma un esempio nazionale di legalita' e di pulizia della politica all'interno delle istituzioni. Non prestatevi a fare la foglia di fico, ma siate anche voi garanti di questo patto. Se ci sarà pulizia, trasparenza e legalita' in tutte le liste, la Campania avra' gia' vinto. La magistratura fa il suo lavoro. La Costituzione prevede la presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio. Io non intendo sostituirmi alla magistratura, ma mi ispiro a quello che diceva Paolo Borsellino, per il quale non deve esserci alcun sospetto su chi deve rappresentare i cittadini nelle istituzioni. Oggi in Consiglio siedono personaggi incappati in indagini o rinvii a giudizio per i reati che abbiamo inserito in questo patto. Anche chi non viene eletto, porta voti sporchi al mulino di chi viene eletto e non voglio più pormi la domanda di quale sia la ricompensa per questo contributo".