Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, torna sulla querelle tra lui e il leader della Lega, Mateo Salvini.
"Non credo di aver usato toni volgari venerdì - ha detto il presidente - Se dovessimo fare l'esame dei toni utilizzati da alcuni esponenti politici contro i meridionali, contro i napoletani, potremmo parlare per un anno intero. Mi sono limitato a fare delle osservazioni estremamente ragionevoli. Se tu strumentalizzi una festa che fanno gli sportivi, a mezzanotte, dopo che hai organizzato dieci giorni prima una manifestazione a Roma in violazione di tutte le norme di sicurezza, credo che un motivo elementare di coerenza e di correttezza dovrebbe spingere a tacere. Poi non è possibile tollerare strumentalizzazioni: si fa una festa in piazza con i tifosi che c'entra la Regione? Non c'entra niente. Se avessimo dovuto fare demagogia rispetto a quello che è successo in Lombardia avremmo davvero dovuto utilizzare parole di fuoco. Io rivendico il rispetto della verità e dei fatti. E i fatti sono che la Regione Campania ha retto. Abbiamo fatto - ha aggiunto De Luca - uno sforzo enorme. Ci siamo salvati in Campania perché siamo partiti 15 giorni prima rispetto ad altre parti d'Italia. Il tempo di questo sciacallaggio e di questa demagogia è finito. E soprattutto è finito in Campania, perché oggi la Campania cammina a testa alta in Italia. Ho ricordato a tutti quanti che noi siamo persone civili. Abbiamo avuto un atteggiamento di grande rigore. Abbiamo chiuso quando in altre parti d'Italia si apriva e si brindava. Abbiamo quindi fatto un lavoro importante che merita rispetto".