Oramai non si tratta più solo di voci. Dopo le dichiarazioni rese al quotidiano Metropolis, il senatore Vincenzo Cuomo è ufficialmente candidato alla carica di sindaco di Portici. A sostenerlo è il Partito Democratico. E non ci saranno neanche le primarie poiché i militanti hanno scelto di convergere su un nome unico. Quello di Cuomo, per l'appunto, che ha evitato fratture all'interno del partito.
In caso di vittoria elettorale per il senatore sarebbe un ritorno. Cuomo, infatti, ha amministrato la città già per ben 9 anni. Fu eletto sindaco nel 2004, al primo turno con il 63,5% dei voti, e nuovamente nel 2009, sempre al primo turno con il 69,37% dei voti. Poi, nel 2013, non potendosi più proporre per il terzo mandato, ha tentato con successo la corsa al Parlamento, riuscendo a diventare senatore nella circoscrizione Campania per il Partito Democratico.
Ora è pronto a riprendersi la città, anche per riavvicinare l'Ente alla cittadinanza dopo l'esperienza Marrone conclusasi tra spaccature e polemiche. "Ho dato la mia disponibilità poiché ritengo che fare il sindaco della propria città sia un'esperienza straordinariamente gratificamente sotto il profilo umano - ha dichiarato Cuomo al quotidiano Metropolis - Sicuramente il Pd ha diverse donne ed uomini in condizioni di candidarsi e certamente capaci di amministrare la città. Per questo credo che sarà fondamentale il concetto di squadra: bisogna valorizzare le tante competenze che possono contribuire al rilancio di Portici".
"Una città che è profondamente cambiata in questi anni - prosegue il senatore Cuomo - Cambiata sia per il tempo trascorso, sia per i profondi mutamenti intervenuti, oltre alla gestione comunale di questi anni che a mio giudizio ha provocato danni enormi, nonché un complessivo malfunzionamento dell'intera città. Per questa ragione, le prime mosse da compiere punteranno a garantire nuovamente una corretta igiene urbana, problematica assai sofferta dai cittadini in questi tre anni, e a rafforzare e ristrutturare immediatamente le politiche sociali per far fronte alle nuove e alle croniche povertà. Occorre inoltre monitorare la situazione debitoria del Comune attestata dal piano di riequilibrio finanziario e dalle relazioni dei revisori dei conti agli ultimi bilanci".