No al referendum, Josi Della Ragione infiamma il Vesuviano

L'ex sindaco di Bacoli al convegno organizzato da Rinascita Civile

San Giuseppe Vesuviano.  

San Giuseppe Vesuviano, grande successo di pubblico per Josi Della Ragione, rivoluzionario sindaco bacolese, che ha conquistato la scena nel corso dell’evento “Un NO per ripartire: Prove tecniche di rivoluzione civile” organizzato dal movimento Rinascita Civile Vesuviana lo scorso sabato. Della Ragione ha spiegato le  molteplici motivazioni che lo spingono a sostenere il fronte del No al referendum costituzionale del 4 dicembre, sottolineando, in particolare, l’anomalia di un Senato che non sarà più eletto dai cittadini, per essere composto da sindaci e consiglieri regionali nominati dai partiti, per i quali sarà impossibile svolgere il doppio compito previsto da una riforma che toglie rappresentatività al popolo.

Tra i relatori anche l’avvocato Angelo Cutolo, membro del comitato spontaneo per il NO di RcV, il quale ha accusato Renzi e il PD di voler portare a compimento un disegno volto a svuotare di ogni contenuto i diritti attribuiti dalla Costituzione del 1948 ai cittadini italiani. Presente anche il dottor Roberto Duraccio, il quale ha duramente stigmatizzato il “centralismo” insito nella riforma Renzi-Verdini, il quale rischia seriamente di espropriare di ogni competenza Regioni e Autonomie Locali.

Al fianco di Della Ragione, il Presidente di RcV, Francesco Giugliano, ha ribadito il forte impegno del movimento vesuviano a sostegno del NO ad una riforma «Approvata a colpi di maggioranza, da un Parlamento dichiarato illegittimo dalla Corte costituzionale, che finirà per complicare i meccanismi di formazione delle leggi senza apportare risparmi significativi, riducendo al contempo gli spazi di sovranità popolare. Il No è il vero cambiamento, la Costituzione va attuata».

Chiusura di serata con Josi Della Ragione che racconta la magica esperienza di Bacoli (Presa come modello di riferimento da RcV), annunciando al pubblico di essere pronto a riconquistare la poltrona di primo cittadino della città flegrea: «Abbiamo messo spalle al muro la vecchia politica che aveva distrutto Bacoli, riconsegnando ai cittadini gli spazi pubblici della nostra bellissima città. Ho cacciato dalla mia stanza chi mi chiedeva di scendere a compromessi e chi pretendeva poltrone, e per questo sono stato “tradito”. Nel 2017 ci ricandideremo da soli contro i vecchi partiti: sono sicuro che vinceremo e porteremo a compimento la nostra opera di rinnovamento politico».