Libera: in crescita i soggetti che gestiscono beni confiscati

La Campania è seconda, con 186 realtà sociali che gestiscono beni

libera in crescita i soggetti che gestiscono beni confiscati
Napoli.  

Un paese con 1132 soggetti della società civile organizzata che gestiscono beni confiscati, più di 600 associazioni di diversa tipologia, oltre 30 scuole di ogni ordine e grado che usano gli spazi confiscati come strumento didattico e che incidono nel tessuto territoriale e costruiscono economia positiva. In occasione dell'anniversario della legge n. 109/96 per il riutilizzo pubblico e sociale dei beni confiscati alle mafie, Libera ha censito le esperienze di riutilizzo sociale dei beni confiscati. Sono 1132 soggetti diversi impegnati nella gestione di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata, ottenuti in concessione dagli Enti locali (+6,2% rispetto allo scorso anno), in 18 regioni, in 398 comuni (erano 383 comuni lo scorso anno). Una rete di esperienze in grado di fornire servizi e generare welfare, di creare nuovi modelli di economia e di sviluppo, di prendersi cura di chi fa più fatica. Più della metà delle realtà sociali è costituita da associazioni di diversa tipologia (609) mentre le cooperative sociali sono 241 (di cui 6 cooperative di lavoro), alle quali si aggiungono 13 consorzi di cooperative. Tra gli altri soggetti gestori del terzo settore, ci sono 60 realtà del mondo religioso (diocesi, parrocchie e Caritas) ci sono 15 associazioni sportive dilettantistiche, 38 enti pubblici (tra cui aziende sanitarie, enti parco e consorzi di Comuni che offrono dei servizi di welfare sussidiario dati in gestione a soggetti del terzo settore), 55 tra associazioni temporanee di scopo e di impresa, 34 fondazioni private e di comunità, 15 gruppi dello scautismo e 34 istituti scolastici di diverso ordine e grado. La maggior parte dei soggetti gestori del terzo settore, ben 773, sono concentrati al Sud compreso le isole, segue il Nord con 267 soggetti e il Centro con 92. La regione con il maggior numero di realtà sociali che gestiscono beni confiscati alle mafie è la Sicilia con 297 soggetti gestori, segue la Campania 186, la Lombardia con 159 e la Calabria con 147. Libera presenta la nuova edizione del report "Raccontiamo il bene" - Le pratiche di riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie. I numeri, le esperienze e le proposte" che racconta, dopo ventinove anni, il Belpaese, dove in silenzio opera una comunità alternativa a quella mafiosa, che lavora e si impegna a realizzare un nuovo modello di sviluppo territoriale.