Uiltrasporti e Filt Cgil: "Perché Eav trasferisce lavoratori Napoli-Benevento?"

"Se linea riaprirà a Ottobre 2023 non si comprende volontà dell'azienda"

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Napoli.  

Le segreterie provinciali di Filt Cgil e Uiltrasporti intervengono ancora in merito alla situazione della Valle Caudina e del personale: "In riferimento ai provvedimenti del Personale riguardanti i trasferimenti temporanei prodotti con atto unilaterale dall’azienda EAV nei confronti dei lavoratori residenti sulla linea Napoli – Cancello – Benevento, si precisa che tale atto cozza in modo rilevante con le dichiarazioni dei vertici aziendali, rilasciate il 05/12/2022, anche a mezzo stampa, della sicura e certa riapertura della linea Napoli – Cancello – Benevento entro Ottobre 2023.

Se ciò avesse fondamento, non si comprende la volontà dell’azienda di sgombrare in tempi rapidi la linea da tutti gli operatori, per di più costringendoli a corsi di formazione propedeutici a nuove abilitazioni in altri contesti che esulano, per regolamenti e non solo, da quelle attualmente possedute.

Le OO.SS. si interrogano sul fatto del perché i lavoratori sono stati spostati, e perché la tempistica non prevede un periodo di formazione per la predetta linea in vista di una sua prossima apertura e quindi di un periodo di pre-esercizio, e conseguentemente sul fatto che forse tali dichiarazioni non corrispondono al vero.

Le OO.SS. inoltre chiedono di conoscere tempi certi di una prossima apertura della linea, e soprattutto, del futuro impiego dei dipendenti, semmai essi ritorneranno in sede, con un atto di sincerità e ossequio verso chi ogni giorno, da anni, svolge funzioni delicate, che è il biglietto da visita dell’azienda verso l’utenza, per organizzare le loro vite, quelle delle loro famiglie con tutto il bagaglio di problemi che ognuno di noi porta con sé, oppure vogliamo considerare i lavoratori come numeri, pedine di un gioco iniquo?

Come l’azienda chiede ai suoi dipendenti trasparenza, correttezza ed onestà, lo stesso sarebbe auspicabile in senso opposto. Questa comunità continua a pagare un alto prezzo in termini di servizi, occupazione e prospettiva, perché ubicata in aree interne della Campania; è arrivato il momento di fare chiarezza e di smetterla di depauperare il territorio. Siamo stanchi di tali atteggiamenti!"