Abusi edilizi, boom Campania.Condono:Berlusconi-Salvini divisi

Il tema, le proposte

Il leader di Forza Italia rispolvera vecchi cavalli di battaglia: “Basterà dichiarare l’inizio dell’attività e assumersi la responsabilità di rispettare le leggi. I controlli? Solo dopo”.

 

di Simonetta Ieppariello

 

È polemica sul «condono edilizio per necessità», l'ultima idea lanciata da Silvio Berlusconi in campagna elettorale. Il leader della Lega Matteo Salvini si dice subito contrario, la sinistra parte all' attacco, con lo staff di Forza Italia che alla fine rettifica parlando non di «condono» ma di «semplificazione».

In Campania i dati parlano chiaro con Legambiente che individua 70mila abitazioni abusive. Nei comuni della zona rossa del Vesuvio sarebbero 27mila. Un fenomeno trasversale socialmente. Case definite di necessità che appartengono a ricchi e poveri, professionisti e non.

Ai microfoni di Radio24 il Cavaliere ha annunciato ieri telegrafico «C'è la possibilità di una sanatoria edilizia per i casi di abusivismo di necessità. E snelliremo tempi e attese per quello che concerne i permessi ad edificare. Non è possibile dover attendere anni per poter costruire».

Berlusconi ha poi parlato anche della questione immigrazione. «Sui migranti siamo sulla stessa linea della Lega anche se loro usano parole più dure. Noi e la Lega siamo consapevoli che questo problema non si può risolvere con il buonismo e la retorica dell'accoglienza».

E torna a sventolare la bandiera della sanatoria, con riferimento soprattutto alla situazione in Campania. Nella regione guidata da Enzo De Luca il livello attestato da Legambiente è del 70 per cento.

Si punta a salvare le case cosiddette case abusive di necessità, ovvero le prime case. Come proponeva il senatore Ciro Falanga (Ala), che aveva incassato per due volte l’ok del Senato e una alla Camera ma che venne affossata dal Pd in vista del traguardo finale.

Ma Salvini in poche ore annuncia un secco no.

«Dico no, fortemente no, a ogni ipotesi di condono per abusi edilizi. Il nostro territorio è già troppo cementificato, occorre abbattere tutte le costruzioni abusive». Stessa scelta per la Meloni e Berlusconi ritocca il tiro: «Mai parlato di condono, ma di semplificazione amministrativa».