Senza stipendio, si uccide. «Noi, trattati come cani»

Il dramma di Antonio, oggi la protesta dei colleghi del Cub in Regione

Napoli.  

 

di Siep

Si è tolto la vita Antonio N., 57 anni, di Sparanise, dipendente del Cub (Consorzio Unico di Bacino) Napoli-Caserta, impiccandosi al cancello della propria abitazione. Un gesto estremo dopo anni di attesa di stipendio e futuro. L'incertezza, le condizioni di vita difficili, l'impossibilità di far fronte alle necessità della famiglia potrebbero averlo indotto al gesto estremoò E' quanto ipotizzano i colleghi che ricordano altri sei amici andati via, in condizioni disperate.

Il dramma dei lavoratori oggi approdato a Palazzo Santa Lucia. Hanno ricordato Antonio e gli altri che disperati non hanno retto all’attesa e hanno deciso di farla finita, come denunciato dai sindacalisti in drappello davanti la Regione Campania.

Alla base dell’azione suicida, ci sarebbero motivazioni di natura economica. A riferirlo  è il sindacato azzurro che ha puntato il dito contro la struttura consortile locale, proclamando immediatamente «lo stato di agitazione in ambito regionale di tutti i lavoratori dei consorzi della Campania».

«Non possiamo andare avanti così trattati come cani. Ci danno qualche incarico sporadico, briciole. Attese estenuanti scandiscono il nostro tempo per ottenere stipendi che arrivano sempre più tardi. E le nostre famiglie lesinano con noi queste briciole. Noi vogliamo un pò di dignità. Non chiediamo chissà cosa, ma serenità per noi i nostri cari».

L’uomo lascia moglie e tre figli. Ma tanta è la rabbia degli operatori del settore. Sono in molti a lamentarsi di condizioni economiche non soddisfacenti. Il cinquantasettenne - come ha scritto il sindacalista Vincenzo Guidotti sulla propria pagina facebook - non percepiva uno stipendio da tempo. La frustrazione, l’incapacità di far fronte anche alle spese ordinarie avrebbe potuto essere la causa scatenante del gesto stremo.

Oggi in sua memoria il presidio permanente dei lavoratori del comparto ecologico, alle dipendenze degli stessi consorzi del territorio regionale, cercherà di smobilitare l’azione politica circa i problemi, soprattutto di natura retributiva, che saranno proposti all’attenzione. Anche il sindacato «Flaica Uniti Cub», ha espresso la propria vicinanza alla famiglia di Antonio N.. «Il nostro impegno per la difesa dei diritti dei lavoratori - è scritto nel comunicato - continua e queste tristi notizie non devono passare inosservate». E sugli impegni che dovranno essere assunti dalla politica, uno dei suoi esponenti, Giovanni Guarino, ha sottolineato che «massima attenzione deve essere rivolta ai dipendenti dell’ex consorzio unico anche nel rispetto della legge regionale».