Taxi, scattano gli aumenti delle tariffe. Per viaggiare si pagherà dall’8 al 25 per cento in più. Aumenta il costo della chiamata radio taxi (che passa da 1 a 1 euro e 50) e gli inizi corsa nei notturni e festivi con una maggiorazione di 50 centesimi. Il tassametro scatterà ogni otto secondi e non più 10 come era prima, quindi ogni 48 metri e non più ogni 60. Gli aumenti sono stati decisi a inizio giugno ed entrano in vigore a partire dalla mezzanotte.
Secondo i consumatori questi rincari potevano essere evitati. E c'è il rischio che sulle tratte predeterminate gli aumenti arriveranno ad essere anche più sostanziosi come per esempio dalla Stazione Centrale di Piazza Garibaldi a piazza Municipio, dove si passerù da 11 a 13 euro. Per non parlare delle tratte extraurbane che sempre secondo i Consumatori arriveranno a costare anche dieci euro in più.
C'è da dire però che insieme agli adeguamenti sono previste anche delle novità importanti, come le tariffe agevolate per donne sole nella fascia nottura dalle 22 alle 6 dei mattino, per gli anziani over 70 non accompagnati e i cittadini diversamente abili.
Dall'inizio dell'anno si è registrato un aumento delle tariffe di tutti i mezzi di trasporto, aerei, treni, mezzi pubblici e anche i trghetti. Secondo le associazioni dei consumatori ogni famiglia spende in media per spostarsi circa 64 euro in più rispetto allo scorso anno.
L’associazione dei consumatori, mediante uno studio che ha vagliato vari settori, ritiene che la stangata complessiva è di circa 986 euro a famiglia. Non solo i trasporti, ma anche cibo e carburante.
Quanto al cibo, occorre mettere in conto un rincaro medio di 193 euro in più. Ma oltre alla spesa quotidiana, è aumentata pure la ristorazione, di 28 euro in media. Aumentati ancora i pedaggi autostradali, per una media di 35 euro.
Nel settore dei trasporti, bisogna poi aggiungere un ritorno agli aumenti della rc auto, dopo un periodo di flessione dovuto alle varie denunce e polemiche. L’aumento medio sarà di 10 euro. Rincarano poi anche i servizi bancari e postali. I primi per una media di 16 euro l’anno, i secondi di 7 euro.