Vi è mai capitato di dover cercare una badante per un vostro familiare? Da dove avete cominciato? Cosa bisogna prendere in considerazione per assumere la badante migliore, che sappia prendersi degnamente cura dei propri cari? E infine, quali saranno i suoi diritti ed i suoi doveri?
Vediamo ora alcuni consigli riguardanti quello che NON bisogna assolutamente fare quando si procede alla ricerca di una figura professionale come la badante.
Pubblicare un annuncio per la ricerca di una badante
Questa pratica è a dir poco sconsigliata in quanto è solita produrre l’effetto opposto a quello ricercato. Con essa, infatti, si corre il rischio di ricevere chiamate da persone prive di esperienza, motivazione e, nel peggiore dei casi, interesse. In questi casi è consigliato affidarsi ad agenzie specializzate che si occupino di assistenza anziani a Napoli, le quali avranno già svolto il lavoro di ricerca al posto tuo, come colloqui, attestazioni di corsi o diplomi, conferma delle esperienze pregresse e così via.
Utilizzare il passaparola per trovare una badante
Questo, spesso, risulta essere il primo mezzo a cui si fa ricorso nel caso in cui ci si accinga alla ricerca di una badante. È importante però valutare attentamente l’intera questione. Quando ci si affida alla ricerca per “sentito dire”, solitamente si fa riferimento ad amici o conoscenti e si affida il paziente a persone che non sono state mai incontrate prima ma che, per passaparola, si dice che siano competenti ed oneste.
Tutto questo a volte può essere veritiero, ma numero volte può capitare che la badante in questione abbia accudito pazienti affetti da disturbi o malattie ben diverse da quelle che a noi interessano per i nostri cari. Pertanto, perché affidarsi ad un inesauribile flusso di “sentito dire”?
È inoltre opportuno ricordare che coloro che trovano una badante davvero brava, solitamente, anziché raccomandarla tendono a tenersela per sé, proponendo ad amici e conoscenti solo delle seconde alternative. Può accadere che non si voglia pagare quel di più che l’agenzia offre, ma in tal caso, la domanda che bisogna veramente persi è: “quanto vale” mia madre? O mio padre? Valgono il risparmio che avrei assumendo privatamente anziché affidandomi ad un’agenzia?
Le risposte non accettabili al colloquio
Prima di affidarle il vostro familiare, la badante dovrà sostenere un colloquio con voi ed i vostri parenti. Analizziamo quindi quali sono le domande mirate da farle e quali, invece, le risposte da ritenere assolutamente non accettabili per l’assunzione.
“È dotata di documento d’identità e tessera sanitaria? O di un regolare permesso di soggiorno, se di cittadinanza extraeuropea?”
Se la risposta ad almeno uno di queste domande risulta essere negativa allora la possibile candidata non è nemmeno da prendere in considerazione per la prosecuzione del colloquio.
“Ha da mostrare diplomi o certificati che attestino la sua frequentazione a corsi inerenti l’area sociosanitaria?”
Se la risposta a tale domanda dovesse essere negativa è possibile proseguire il colloquio, però è necessario accertarsi che la suddetta intenda prendere parte ad uno di essi in un breve futuro. Inoltre vi consigliamo di focalizzarvi sulle esperienze pregresse della candidata ponendo domande quali “Come ti comporteresti se il paziente avesse all’improvviso una certa necessità/problema?”. Nel caso in cui il vostro familiare necessiti cure particolari, vi suggeriamo di chiedere alla candidata se ha esperienze in ospedale, ad esempio, o nel campo di vostro interesse.
“Ha portato delle referenze certificate?”
Se la risposta a questa domanda è no, vi suggeriamo di preoccuparvi, in quanto chiunque ha sempre almeno una referenza attestabile da mostrare. Se così non fosse questo significherebbe che la candidata, o non ha mai lavorato nel settore, e in questo caso l’esperienza è di fondamentale importanza, o ha lavorato ma con pessimi risultati e non vuole renderli noti. Fate attenzione anche se vi rivolgete alle parrocchie, queste non sempre svolgono delle ricerche riguardo alle persone che si prestano a questa tipologia di lavoro. L’agenzia, anche in questo caso, avrà già svolto tutte le ricerche necessarie e contattato i precedenti datori di lavoro, consentendovi quindi di risparmiare tempo prezioso.
Verificare le motivazioni della candidata
Se durante il primo colloquio, mentre cercate di impostare il discorso riguardo al percorso più indicato da seguire per il vostro parente, la candidata si concentra solo sul discorso retributivo e ferie, vi suggeriamo di non proseguire la conversazione in quanto voi dovete essere pronti a concederle i propri diritti ma solo dopo esservi accertati che essa faccia al caso vostro adempiendo adeguatamente ai suoi doveri.
Successivamente è importante indagare la motivazione che spinge la candidata a svolgere questo tipo di lavoro; se ad essa non interessa il problema, questa non potrà avere un buon rapporto con il paziente. Questa professione, come molte, ma più di altre, necessita di grande partecipazione e impegno, in quanto spesso risulta essere un lavoro arduo, che può richiedere notti insonni, giorni pieni e stanche sia fisica che mentale.
Affidarsi alle agenzie di assistenza agli anziani
La ricerca di una persona a cui affidare i propri familiari non è una cosa semplice, occorre tenere presenti molte questioni, alcune delle quali potrebbero non essere così immediate come sembrano. Al di là dell’aspetto legislativo, godere di servizi specializzati nell’impiego delle badanti è sempre la cosa migliore che si possa scegliere quando si tratta della salute dei nostri cari.
Le agenzie di assistenza agli anziani offrono differenti tipologie di servizi, come la badante part time, cioè diurna o notturna, o 24 ore su 24, convivente con l’anziano sempre o anche solo per il fine settimana. Nei centri specializzati potrete trovare un’ampia scelta di candidati, con referenze già verificate e potrete scegliere tra di essi il più adeguato alle esigenze del vostro caro.