"Oggi non si ricorda solo lo sterminio del popolo ebraico e dei deportati nei campi nazisti, ma ogni orrore fondato su ideologie e miti della razza, del fanatismo, dell’odio e della prevaricazione - è il messaggio che il comune di Sant’Agnello ha diffuso per la giornata della memoria 2025 - Ricordare significhi, per ogni essere umano, non ripetere gli stessi errori".
Istituita dal Parlamento italiano con la legge n.211 del 20 luglio 2000, la giornata della memoria ricorre ogni 27 gennaio, giorno in cui nel 1945 furono abbattuti i cancelli di Auschwitz, vasto complesso di oltre 40 campi di concentramento, luogo simbolo della persecuzione antisemita.
Stamane il sindaco Antonino Coppola ha presenziato all’evento tematico dell’Istituto comprensivo statale A. Gemelli organizzato con cura da docenti e studenti durante il quale i ragazzi, con canzoni e testi, hanno posto l’accento sul ricordo e sui valori su cui, imparando dal passato, deve basarsi la società odierna.
“L’olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria” è la frase, di Primo Levi, scelta per l’occasione.
Inoltre giovedì 30 gennaio gli alunni delle classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado parteciperanno alla performance artistica immersiva “Cambia il futuro” patrocinata dal Comune di Sant’Agnello e curata dall’associazione di promozione sociale barattoli cosmici e dalla scuola di danza “Danzarte”. «Abbiamo con convinzione accolto la proposta di questo spettacolo, per la modalità narrativa e il messaggio che intende lasciare - spiega l’assessore alla pubblica istruzione Ester De Maio - È un tema che sentiamo molto e vogliamo che i racconti, ascoltati dai nostri nonni e dai sopravvissuti, vengano trasmessi a tutti, soprattutto ai più piccoli, affinché certe atrocità non accadano più».
I partecipanti verranno accolti e associati a un numero. Suddivisi in gruppi, seguiranno da vicino le vicissitudini di una piccola famiglia deportata, incontrando personaggi e lasciandosi guidare da corpi, luci e parole.
"Lo spettacolo mira a ricordare la grande tragedia della deportazione ebrea, utilizzando musica, danza e teatro - spiegano le organizzatrici Rossella Castellano e Diana Gargiulo - per offrire alle nuove generazioni un’esperienza coinvolgente e toccante che lasci un segno tangibile nel loro vissuto quotidiano".
Oltre ai giorni dedicati esclusivamente alle scuole del territorio, il progetto prevede anche una data aperta alla cittadinanza giovedì 30 gennaio alle 20:30 a Villa Fondi, a ingresso libero.