Dal 2013 al 2016 il gestore di sette strutture sportive del Comune di Sorrento ha omesso di versare all'Ente il corrispettivo previsto dal contratto, pari a circa 18mila euro annui, e l'Amministrazione non avrebbe esercitato le proprie prerogative per cui tale inerzia si è tradotta in un danno erariale per le casse comunali.
Così la Procura della Corte dei Conti della Campania ha notificato un "invito a dedurre" a carico di un ex assessore e un ex dirigente dell'Ente contestandogli un addebito complessivo di oltre 70mila euro.
Il danno è stato accertato dalla Guardia di Finanza di Massa Lubrense e riguarda un consorzio sportivo dilettantistico che non ha ottemperato agli obblighi assunti nei riguardi del Comune e quest'ultimo non avrebbe attivato le procedure per la riscossione con la messa in mora del debitore.
Ora toccherà agli indagati documentare il proprio operato alla Corte che adotterà i conseguenti provvedimenti che potrebbero tradursi nella condanna a risarcire l'ente dei mancati introiti.
Per gli anni successivi, cioè dal 2017 al 2021, proprio a seguito dell'indagine della Corte, il Consorzio Sportivo ha versato i canoni dovuti, ma il Comune ha risolto il contratto alla luce del fatto che lo stesso in precedenza era stato rinnovato nonostante il mancato pagamento dei corrispettivi.
In tutti i comuni l'uso delle strutture sportive, in qualche caso anche culturali, da parte di privati, siano essi associazioni o società, è disciplinato da regolamenti che prevedono anche il versamento di un corrispettivo agli enti, in forma occasionale o permanente a seconda della tipologia di evento e di utilizzo degli impianti. L'uso gratuito di tali strutture nella maggioranza dei casi è limitato allo svolgimento di iniziative che coinvolgono direttamente i Comuni, nel qual caso è previsto l'esonero dal pagamento dei canoni previsti.
Esiste poi anche il caso che per talune attività, in particolare quelle di natura sportivo-ricreativa, il gestore dell'impianto percepisca dagli utenti (squadre, atleti) un contributo per la locazione oraria o permanente del campo, della palestra o di altro spazio dove si svolgono le attività. Circostanza che dovrebbe essere prevista nell'atto di concessione e rendicontata all'Ente anche al fine di correttamente inquadrare la tipologia di attività svolta che in alcuni casi assume la natura di una vera e proprio attività commerciale.