"Appena insediato, ho costituito la consulta scolastica, della quale tutti i Presidi (e solo i Presidi) fanno parte, per avere una "cabina di regia" ed un osservatorio su tutta l'offerta formativa in città.
Uno dei primi argomenti è stato proprio il dimensionamento scolastico.
I dirigenti ritenevano (e ritengono) che i cinque Istituti Comprensivi sul territorio, costituiti in modo irrazionale nel 2012, mettessero in discussione ormai la loro stessa autonomia (garantita fino a 600 iscritti); io sostenevo che una offerta formativa variegata e "finanziata" con maggiori opportunità dal Ministero, fosse sicuramente da preferire.
Nonostante le mie convinzioni, l'andamento delle iscrizioni con un saldo sempre negativo, mi ha portato ad avanzare, per l'anno scolastico 2019-2020, una proposta (in discussione in questi giorni) su una diversa organizzazione dei plessi e del dimensionamento scolastico.
Pongo rimedio con quella, alle storture volute dall'Amministrazione precedente. Ogni ICS avrà materne, elementari e medie, garantendo la "verticalità" a tutti loro. Ognuno sarà compreso tra i 905 e 1200 iscritti. In più, abbiamo istituito con il CPIA e la Nicola Romeo-Cammisa un istituto di istruzione per adulti, aggregandolo a quest'ultima.
Nessun insegnante perderà posto; nessun Ata. Nessun Istituto perderà la sua eponimia.Solo un Preside ed un Segretario troveranno un'altra sede.
Costruiremo in due anni una Nuova scuola Giovanni XXIII con un finanziamento di 5 milioni di Euro già ottenuto dal Miur e dalla Regione Campania. Nello stesso posto dov’è adesso. Solo su tre piani. Ristruttureremo per intero la Don Milani, con un progetto di 4,2 milioni per il quale, in questi giorni, sarà bandita la gara.
Metteremo mano, in un paio d’anni, alla stabilizzazione per i prossimi dieci. Apro sull’argomento una seria ed onesta discussione tra istituzioni e cittadini, ricordando a tutti che a Sant'Antimo non esistono tanto gli "Istituti scolastici, ma esiste la "Scuola", nei confronti della quale dobbiamo tutti rispetto."