Torre del Greco, si dimette l'assessore Quirino

«Squallido spettacolo in Consiglio Comunale»

Torre del Greco.  

L’assessore all’Ambiente del Comune di Torre del Greco, Salvatore Quirino, ha rassegnato le dimissioni dall’incarico che ricopriva dall’insediamento dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ciro Borriello, insediamento avvenuto nel giugno 2014. Alla base della decisione motivazioni puramente politiche:

«Non è più tollerabile – spiega – assistere a deprimenti spettacoli come quelli che abbiamo visto nel corso dell’ultimo consiglio comunale, con rappresentanti della pubblica assise eletti con la nostra maggioranza che per ragioni puramente personali hanno voltato le spalle al sindaco e alla coalizione, e sono stati protagonisti di squallide pantomime pubbliche. Per quanto mi riguarda andare avanti in queste condizioni è diventato impossibile e soprattutto assolutamente infruttuoso. A malincuore, avendo ancora in cantiere diverse progettualità per la città, mi sono visto costretto a rassegnare le dimissioni».

Quirino fu nominato assessore all’indomani della vittoria alle elezioni amministrative 2014 di Ciro Borriello, e da allora ha ricoperto gli incarichi all’Ambiente e alla Nettezza Urbana e in passato anche al Bilancio e alle Attività produttive: «Continuare ad amministrare senza una maggioranza solida è diventato impossibile e le brutte figure che la classe politica – se tale può essere definita – ha fatto negli ultimi tempi non possono più passare inosservate a chi, come me e come chi ancora crede in questo progetto politico, ha deciso di mettere da parte le ambizioni e gli interessi personali, lasciando spazio all’interesse collettivo».

«Ho comunicato le mie dimissioni al sindaco – conclude l’assessore dimissionario – che sempre mi ha sostenuto nel mio operato e che ringrazio per la fiducia accordatami in questi tre anni. Come ringrazio chi ha sempre mostrato, anche attraverso una critica costruttiva, interesse a lavorare per il bene della città. Mi auguro che questo mio gesto estremo possa servire a quella parte ancora sana della coalizione per ricompattarsi e trovare le giuste motivazioni per andare avanti, nell’esclusivo interesse della città. Con l’auspicio che l’intero consiglio comunale sappia arrivare ad isolare gli autori di un disegno eversivo che punta solo a sovvertire la volontà popolare espressa nel 2014».