Dopo 30 anni regolarizzati gli occupanti delle case delle 219

Il sindaco De Luca: «Giornata storica per la comunità di Qualiano»

Qualiano.  

Dopo oltre 30 anni arriva al capolinea un'altra storia di illegalità coperta per anni dalla “dimenticanza” istituzionale. In questi giorni, a Qualiano, i 19 inquilini, che vivono nelle cosiddette "case dei terremotati", stanno firmando i contratti di affitto e di regolarità di occupazione: fitti legittimi, riconoscimento della titolarità ad abitare nell’immobile e pagamento del canone di locazione.

«Siamo soddisfatti di aver sbrogliato un’altra matassa, che rimaneva nascosta nei cassetti del Comune e di cui nessuno si è occupato da oltre 30 anni e creando un danno alla cittadinanza – ricorda il sindaco Ludovico De Luca - Noi quei cassetti li stiamo aprendo tutti. In questo caso, abbiamo affermato un duplice principio di legalità: per gli occupanti, che finalmente si sono messi in regola ed hanno titolo a vivere nell’immobile e per l’Ente pubblico che ricava da queste proprietà un’entrata derivante dal fitto. E questo è buon amministrare, lo hanno capito anche gli inquilini e nessuno si è rifiutato di sanare la propria posizione». 

Lo scorso anno è stato portato a termine uno screening da cui è emerso che molti appartamenti erano occupati illegittimamente da persone, che non avevano mai pagato il fitto. L’Ente legittimo proprietario degli alloggi, ha invitato gli occupanti delle cosiddette "case dei terremotati" in via Benedetto Croce, a regolarizzare la propria posizione nei confronti del "padrone di casa". A loro è stata data la possibilità di mettersi in regola con il pigione, mentre a chi è legittimo affidatario ed ha "saltato" il pagamento di qualche mensilità, è stato data la possibilità di rateizzare il canone di locazione, che si era accumulato e quindi sanare la posizione debitoria nei confronti del Comune.

L'Amministrazione De Luca sin dall'inizio del mandato, sta perseguendo la strada della legalità e dell'ottimizzazione delle entrate e delle uscite dell’Ente pubblico.  Fino ad oggi, tranne qualche inquilino, la quasi totalità degli altri non aveva mai pagato l’affitto e di conseguenza con minori entrate nelle casse del Comune, anche i servizi da garantire agli stessi cittadini della “219” non sono stati erogati. Proprio gli stessi abitanti degli alloggi, infatti, in questi 30 anni non avendo le “carte in regola” e non pagando alcun affitto, non chiedevano interventi di manutenzione né ordinaria né straordinaria. Stante questa condizione le case, attualmente sono in una condizione non ottimale. 

Nella consapevolezza che, però,  occorreva intervenire  per il ripristino funzionale e  di manutenzione ordinaria di un bene pubblico, prima di farlo cadere in pezzi e per rendere un bene dignitoso per la persona, il Comune, su sollecitazione dell’assessore Davide Morgera, ha partecipato ad un avviso regionale diretto ai “Sindaci dei Comuni ad alta tensione abitativa” presentando un progetto che è stato finanziato con 915mila euro, che in un imminente futuro, permetteranno di riqualificare i 19 alloggi di via Benedetto Croce.