"Per paradosso, a Napoli, dove, in questi giorni, al centro congressi della stazione marittima, si è aperto il salone del libro e dell'editoria, le biblioteche, presidio di cultura e di legalità, versano in precarie condizioni. Addirittura qualcuna, come la biblioteca comunale Benedetto Croce, nel quartiere del Vomero, è chiusa da tempo, senza che si adottino i provvedimenti necessari per restituirla alla normale fruizione ".
A intervenire ancora una volta sulla sconcertante vicenda è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della circoscrizione Vomero.
"In verità - afferma Capodanno - dopo la notizia che i locali posti al piano terra del polifunzionale di via Morghen, 84, di proprietà del Comune di Napoli, dovevano essere liberati da cose e persone, il 10 gennaio scorso, a seguito della diffida, inoltrata il 6 dicembre 2022 dall'ufficio patrimonio dell'amministrazione comunale, alla fondazione Francesco De Martino che, dal 2009, occupa quei locali, senza che sia stato mai sottoscritto il contratto d'uso, avevo auspicato che la biblioteca comunale Croce, trasferita nel 2008 nei locali posti in via De Mura, al piano interrato dell'edificio scolastico Vanvitelli, locali chiusi al pubblico da prima della pandemia, potesse tornare nella sede che le era stata destinata fin dalla costruzione dell'edificio di via Morghen, dalla quale fu trasferita proprio per far posto alla succitata fondazione.
Purtroppo - sottolinea Capodanno -, anche dall'ulteriore sopralluogo effettuato in questi giorni, a seguito delle segnalazioni e delle proteste delle tante persone che, in passato, frequentavano la biblioteca vomerese, ho potuto constatare che nulla è cambiato e che il trasferimento nella nuova sede non è stato ancora effettuato mentre i locali dell'attuale sede restano sbarrati.
Nell’antichità - ricorda Capodanno - , le biblioteche, luoghi di cultura e di sapere, a Ninive come ad Alessandria d’Egitto, venivano allocate nei palazzi reali o in enormi luminose strutture. Nel ventunesimo secolo invece una struttura di straordinaria importanza di questo tipo, anche come luogo di aggregazione, specialmente per i giovani,viene collocata in un cantinato interrato, così come è capitato alla biblioteca “Benedetto Croce”, inopinatamente trasferita dalla sede a piano terra della casa comunale di via Morghen ai locali interrati, decisamente poco consoni, pure per problemi di umidità e d'illuminazione, del plesso scolastico Luigi Vanvitelli. A dimostrazione il fatto che la biblioteca è stata poi chiusa al pubblico, chiusura che permane a tutt'oggi.
Quando ero presidente della circoscrizione, negli anni ’80 - puntualizza Capodanno -, intrapresi una vera e propria battaglia per trasferire la biblioteca Croce nella nuova sede comunale della circoscrizione, posta in via Morghen, 84, in una palazzina strappata all’utilizzo originario, fissato dall’allora sindaco-commissario Valenzi, a silos multipiano per parcheggi.
Successivamente, nel 2009, i locali della biblioteca, senza che venissero mai chiariti i motivi di una tale decisione, vennero destinati a sede di una delle tante fondazione che, negli ultimi anni, sono state create nel capoluogo partenopeo. Da qui scaturì il trasferimento della biblioteca comunale nell'attuale sede. Eppure il Vomero, con i suoi circa 50mila residenti, avrebbe sicuramente bisogno di più di un luogo pubblico per fare cultura, anche come punti d’incontro e di aggregazione, dopo la chiusura di diverse librerie, come Guida e Loffredo, e di numerose sale cinematografiche.
A questo punto - conclude Capodanno - lancio un appello al ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, che, in un intervento, pubblicato nei giorni scorsi sul quotidiano "Il Mattino" dal titolo: "La cultura antidoto alla violenza" sottolinea il ruolo cruciale dei libri e della lettura per la crescita civile e culturale delle nuove generazioni, affinché si faccia promotore, sollecitando al riguardo il sindaco di Napoli, Manfredi, della collocazione della biblioteca comunale Benedetto Croce, nei locali del polifunzionale di via Morghen o in un'altra sede ritenuta idonea, nell'ambito del quartiere collinare, trasferendola dagli attuali locali di via De Mura, restituendo così al quartiere Vomero una struttura storica fondamentale e di grande importanza anche per i nostri giovani ".