Agguato di camorra nella piazza di spaccio delle case popolari di via Solimene, a Sant’Antimo. Obiettivo dell’agguato Domenico Maggio, 40 anni, del posto, già noto alle forze dell’ordine per reati di droga e rapina, ferito al torace da almeno tre colpi di pistola, probabilmente esplosi da distanza ravvicinata. L’uomo, soccorso da un familiare, è stato trasportato al vicino pronto soccorso di Aversa. E’ in fin di vita. I Carabinieri indagano. Indagini difficili per l’impenetrabile muro di omertà di questo quartiere. Pochi frammenti aiutano. Quello che si sa è che immediatamente prima degli spari il silenzio del quartiere è stato rotto dal rombo di un motore di una moto di grossa cilindrata, poi ripetuto dopo gli spari. Un «compito» fallito per un soffio. I killer, avvertiti da un palo aspettavano che Maggio scendesse dall’appartamento di alcuni parenti. Qualcuno ha avvertito. Qualcuno ha parlato. I sicari hanno sparato al cuore e hanno centrato la vittima nella parte alta del torace. Domenico Maggio ha cercato di scappare a bordo di una Fiat Punto azzurra, la sua auto. Qui è stato è stato raggiunto di nuovo da un altro colpo. Tutto ruota intorno alla droga, al controllo delle piazze di spaccio. Alla Faida che ormai è scatenata
Camorra: sparato al cuore Maggio, boss della piazza di spaccio
Ieri spari a Sant'Antimo
Sant'Antimo.