«Metti la testa a posto». Disabile spara a moglie e figlio

Nuovo dramma familiare. Feriti madre e figlio. Padre ai domiciliari

Sant'Antimo.  

 

di Siep

Tensione, rabbia, litigi continui tra le pareti domestiche. E poi quel fucile che spunta mentre padre e figlio litigano. Lui il papà, che spara dalla sedia a rotelle, su cui è costretto da tempo, contro il figlio. Ancora sangue in famiglia a Sant'Antimo. Un uomo di 61 anni Leopoldo Ponticiello, disabile, ha imbracciato un fucile da caccia e ha sparato contro suo figlio con un fucile da caccia, al culmine dell'ennesima lite in famiglia. Nella sparatoria è rimasta ferita anche sua moglie che cercava di coprire suo figlio, di fargli da scudo, di parare con il suo corpo di madre il figlio Andrea. L'episodio  è avvenuto in via D'annunzio a Sant'Antimo, poco prima delle 17. Ponticiello che, colpito dal morbo di Parkinson dal 2010 è costretto su una sedia a rotelle è stato subito fermato dai carabinieri della Compagnia di Giugliano. Madre e figlio feriti sono stati trasportati presso il pronto soccorso dell'ospedale San Giuliano di Giugliano. Non sono gravi. 

A scatenare la lite tra padre e figlio sembra sia stata l’ennesima richiesta da parte del padre, fatta ad Andrea, di “mettere la testa a posto” e di non frequentare più brutti ambienti. Il giovane aveva già precedenti penali per droga.

Ma fa riflettere come la rabbia, la violenza possa innescare tragedia e morte in seno alle famiglie: solo poche ore prima il dramma di Stefania Formicola uccisa da suo marito in auto con un colpo di pistola al culmine dell’ennesima lite. Oggi per fortuna nessuno è morto. Solo il terrore di quella lite e quel fucile che ha sparato. 

 La donna, Loredana Angelini 50 anni, per difendere il figlio è rimasta ferita alla mano destra mentre il giovane di 28 anni Andrea Ponticiello è stato colpito al ginocchio ed al braccio destro ed è stato subito sottoposto dai sanitari dell'ospedale San Giuliano, ad un intervento chirurgico nel tentativo di salvargli l'uso del braccio. Il fucile era caricato a pallini e pare che rischia di essere compromesso l’uso del braccio sinistro del giovane. Sembra che Leopoldo Ponticiello abbia sparato, dopo l'ennesima lite con Andrea, l'unico tra i suoi cinque figli a vivere ancora sotto il suo stesso tetto. L'uomo è stato arrestato.

 

In quella casa c’erano cinque fucili da caccia, regolarmente detenuti, hanno rinvenuto anche otto piantine di marijuana e anche tutto l'occorrente per l'essicazione, che sarebbero del ragazzo. Leopoldo Ponticiello è stato sottoposto ai domiciliari ma presso altri suoi familiari dato l’accaduto e le sue delicate condizioni di salute.