VIDEO Grumo Nevano, giù dal campanile: non si può morire così

Siamo stati nel comune in cui si è compiuta la tragedia di Carmine Fiorillo. La gente è arrabbiata

Grumo Nevano.  

A Grumo Nevano sono i giorni di San Tammaro, eppure non si respira la consueta aria della festa patronale. La processione del santo si terrà comunque: giovedì e domenica. La fede va avanti. Sempre. Anche quando è costretta a fare i conti con la tragedia. Non ci saranno però eventi mondani. Annullati i fuochi pirotecnici, il pizza festival e la corsa serale delle biciclette. La gente non ha l'animo giusto per festeggiare. Non potrebbe essere altrimenti.

Nella cittadina alle porte di Napoli sono ancora fervide le scene che hanno scandito gli ultimi momenti della vita di Carmine Fiorillo, le immagini del suo corpo ormai senza vita schiacciato tra le carrozzerie ammaccate di due auto sul sagrato del santuario dedicato a San Tammaro. Il 58enne di Sant'Arpino è caduto dal campanile dove si trovava insieme al fratello per lavorare. I due sono infatti i titolari di una ditta di fuochi pirotecnici. Stavano smontando le attrezzature servite giovedì scorso per la tradizione accensione della torre campanaria. Carmine ha però perso l'equilibrio ed è precipitato nel vuoto da un'altezza di venti metri. E' caduto sotto gli occhi increduli del fratello, rimasto bloccato dal terrore per diversi minuti sul campanile. Lo hanno aiutato a scendere i vigili urbani. 

A nulla sono valsi i soccorsi. Carmine Fiorelli è deceduto sul colpo. All'indomani della tragedia, a Grumo Nevano la gente si interroga su una morte atroce che poteva essere evitata se fossero state rispettate le più elementari regole della sicurezza nei cantieri. E la rabbia è davvero tanta. Sentite cosa dicono le persone che abbiamo intervistato. 

 

Rocco Fatibene