Si chiamava Carmine Parlato ed era un iscritto alla Filt Cgil l’operatore di bordo della funivia che collega Castellammare di Stabia al Monte Faito, gestita da Eav, che è precipitata in seguito al distacco di un cavo oggi pomeriggio. Parlato è una delle cinque vittime, tra cui alcuni turisti che si trovavano a bordo della funivia, entrata in esercizio appena una settimana fa dopo la pausa estiva.
“Siamo di fronte ad una tragedia che lascia senza fiato e senza parole. – è il commento del segretario generale della categoria, Angelo Lustro e del segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci – Ora è il momento del cordoglio e del silenzio per le vittime di questa immane ed assurda tragedia. Poi verrà il momento di accertare con esattezza le cause e le responsabilità”. La funicolare del Faito, gestita da EAV, aveva riaperto da soli pochi giorni dopo la chiusura invernale.
La nota dell'Usb Trasporti: luce sulle cause del guasto
"La tragedia di oggi pomeriggio merita innanzitutto rispetto per le vittime, ma un attimo dopo va fatta luce sulle motivazioni che hanno provocato prima un guasto dell'impianto e poi la rottura di un cavo, con conseguente caduta di una cabina con 5 persone a bordo, quattro passeggeri più il macchinista dell'EAV - così in una nota l'Usb Napoli -
Come Unione Sindacale di Base esprimiamo cordoglio per le vittime e vicinanza alle famiglie e pretendiamo di sapere se da parte dell'azienda e degli organi di controllo siano state scrupolosamente rispettate tutte le misure di sicurezza e l'insieme dei protocolli, necessari per garantire la riapertura stagionale della funivia del monte Faito".