"Una aggressione a sfondo razziale perchè indossavamo, io ed un compagno della comunità palestinese della Campania, le nostre kufie. È avvenuta alle 16.30 di sabato 22 marzo nella Cumana di Napoli da parte di un soggetto che dopo averci ripetutamente provocato in diversi modi, banali (mettendo ripetutamente l'inno israeliano) e più seri anche cercando il contatto fisico in attesa di una nostra reazione che non è avvenuta, ci ha atteso ed aggredito fisicamente alle spalle alla stazione di Montesanto".
Così, sui social Omar Suleimani - attivista e regista palestinese - ha denunciato l'aggressione di cui è stato vittima a Napoli.
"Questo episodio reputo sia molto grave, la denuncia è stata fatta e le conseguenze legali sono certo non tarderanno, ma penso che questo fatto vada denunciato anche pubblicamente soprattutto perchè avviene in un contesto politico internazionale e nazionale dove c'è molta indifferenza dell'opinione pubblica, dei media, dei Governi e dei partiti politici a condannare i reali responsabili in Palestina. Denunciamo tutto questo anche perché l'indifferenza mentre accadeva l'aggressione è stata grande, con persone che hanno liquidato il tutto con 'Ah vabbè, sono fatti di religione', empatia selettiva", la testimonianza di Suleimani.
La solidarietà del Comune di Napoli
"Questo atto di violenza motivato dall'odio e dal pregiudizio, è un'offesa ai valori di convivenza pacifica, rispetto e tolleranza che Napoli, città aperta e multiculturale, da sempre promuove. Al regista e attivista va la totale e convinta solidarietà di tutta l'Amministrazione che confida come sempre nelle forze dell'ordine e nella magistratura affinché vengano individuati e puniti i responsabili di questo gesto inqualificabile. Napoli è e rimarrà - conclude la nota a cura di Palazzo San Giacomo - un luogo di accoglienza e dialogo, dove la diversità è considerata una ricchezza e non una minaccia".
La condanna del sindacato
"Condanniamo fermamente la vile aggressione subita sabato scorso dal regista e attivista palestinese, Omar Suleiman, nei pressi della stazione di Montesanto della linea Cumana. Ad Omar, amico e compagno, sempre in prima linea per difendere i diritti non solo della comunità palestinese a Napoli e in Campania, va la vicinanza della nostra organizzazione". Così il segretario generale CGIL Napoli e Campania, Nicola Ricci.
"Quello che fa ancora più rabbia, - ha aggiunto Ricci - come ha evidenziato anche Omar, è stato il tenore dell'aggressione - chiaramente a sfondo razziale - e il contesto di indifferenza generale che ha caratterizzato l'episodio. Ci auguriamo che le autorità facciano luce in tempi rapidi su quanto accaduto, individuando i responsabili e che questo episodio - conclude - possa far riflettere tutti sulle conseguenze che il conflitto tra Israele e Palestina sta scatenando anche nella società occidentale".