Le udienze penali di Ischia trasferite a Napoli: avvocati in rivolta

Ischia, decisione contestata: cause penali spostate sulla terraferma

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Il Consiglio Giudiziario di Napoli ha approvato il trasferimento delle udienze penali alla sede centrale. Gli avvocati isolani annunciano proteste e valutano il ricorso al TAR per presunti profili di incostituzionalità

Ischia.  

Il trasferimento delle udienze penali dalla sezione distaccata di Ischia alla sede centrale del Tribunale di Napoli ha scatenato un’ondata di polemiche tra gli avvocati isolani. La decisione, proposta dalla presidente del tribunale partenopeo e approvata con il voto favorevole dei magistrati ma contrario degli avvocati, comporta il trasferimento delle cause per reati come violenza privata e stalking, oltre agli incidenti di esecuzione in materia edilizia e ambientale.

Avvocati in rivolta: possibile astensione dalle udienze

L'Associazione Forense Isola d’Ischia mobilitata contro la decisione

L’Associazione Forense Isola d’Ischia, guidata dall’avvocato Alberto Morelli, ha reagito duramente alla decisione, avviando una serie di iniziative di protesta. Tra le ipotesi al vaglio, la più clamorosa è un’astensione dalle udienze, a patto che il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli appoggi la mobilitazione. Un’assemblea con la partecipazione dei sei sindaci dell’isola potrebbe essere convocata a breve per discutere azioni concrete. Inoltre, non appena il decreto entrerà in vigore, sarà presentato un ricorso al TAR per presunti profili di incostituzionalità.

Disagi logistici e costi aumentati per professionisti e cittadini

Preoccupazioni per i tempi e le spese legate agli spostamenti da Ischia a Napoli

Il trasferimento delle udienze a Napoli rischia di complicare notevolmente la vita a testimoni, imputati e professionisti del settore, obbligati a viaggiare via mare per presenziare in tribunale. Il rappresentante delle Camere Penali a Ischia, l’avvocato Cristiano Rossetti, ha criticato duramente la decisione, definendola un “svuotamento” della funzione giudiziaria locale. Secondo Rossetti, anziché affrontare il problema della carenza di personale, si è preferito smantellare un presidio di giustizia fondamentale per l’isola. La decisione appare inoltre incoerente con la recente proroga della sezione distaccata sancita dal decreto Milleproroghe.

Il trasferimento di un giudice dietro la crisi del tribunale isolano

La decisione scaturisce dalla vacanza di un posto giudiziario ancora senza sostituto

Alla base del provvedimento vi è il trasferimento dell’ex giudice monocratico togato Carla Bianco, il cui posto sarebbe dovuto essere coperto una volta completata la procedura concorsuale attivata dal Consiglio Superiore della Magistratura. Tuttavia, senza una data certa per la nomina del nuovo giudice, si è optato per la soluzione più drastica: trasferire le cause alla sede centrale di Napoli. Con la nuova disposizione, avvocati, imputati e testimoni saranno costretti a prendere traghetti e aliscafi per raggiungere il tribunale, aumentando così i disagi e i costi per tutti gli attori del sistema giudiziario isolano.

Le proteste degli avvocati e degli amministratori locali lasciano presagire una battaglia lunga e combattuta per il mantenimento del tribunale di Ischia.