Inquinamento Terra dei Fuochi, la Corte Europea condanna l'Italia per i veleni

Don Maurizio Patriciello: siamo stati derisi, ma avevamo ragione a temere per le nostre vite

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Napoli.  

"Quante calunnie abbiamo dovuto subire; quante minacce; quante derisioni; quante offese; quante illazioni… I negazionisti, ignavi, collusi, corrotti, ci infangavano… Siamo andati avanti. Convinti. Vedevamo con i nostri occhi lo scempio delle nostre terre e delle nostre vite. Grazie a tutti i volontari… grazie ai medici per l'ambiente… grazie alle Chiese campane con i loro vescovi e i loro preti… ". Così don Maurizio Patriciello ha commentato la sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo, che ha condannato l'Italia per l'inquinamento della Terra dei fuochi.

I giudici di Strasburgo hanno dato due anni all'Italia per tutelare ambiente e salute dei cittadini: il caso era stato portato da 41 cittadini residenti nelle province di Napoli e Caserta e da 5 associazioni. 

''Sono contento perché si comprende che nel nostro territorio è avvenuto uno scempio ha detto don Patriciello all'Adnkronos - ma anche perché c'è la prova che ci sono stati criminali nostrani, che c'è stata la camorra ma anche politici collusi, corrotti. Per il futuro si deve cambiare rotta, se avessimo letto stamattina che era tutto un bluff, avrebbero continuato a farci del male, penso ai rifiuti che vedo per strada, mi aspetto che si inizi a comprendere quello che è successo, senza più voltare lo sguardo in nome degli interessi privati''.