Stupro nella baraccopoli, Borrelli: "Da anni che denunciamo questa situazione"

"Dopo la violenza il rogo. Adesso bonifica urgente"

stupro nella baraccopoli borrelli da anni che denunciamo questa situazione

L'appello

Napoli.  

Uno stupro in una baraccopoli improvvisata tra la strada e i cancelli che delimitano il porto industriale di Napoli, terra di nessuno, segnata dalle violenze e dal degrado: la vittima è una donna di 30 anni della Guinea, in manette è finito un senza tetto 37enne di origini ghanesi. A dare l'allarme sono stati alcuni residenti.

Hanno sentito le urla della donna, le sue richieste disperate di aiuto ed hanno chiamato il 112. Sul posto - un lembo abbandonato di terra che costeggia la strada, vicino a una statua di San Gennaro col palmo della mano rivolto verso il Vesuvio - c'era la giovane africana in lacrime. Subito dopo lo stuprio è stato dato fuoco alla baraccopoli piena di amianto.

"Sono anni - dichiara il deputato Avs Francesco Emilio Borrelli che anche oggi ha fatto un sopralluogo con i residenti- che denunciamo la condizione estrema di questo luogo. Tra i materiali bruciati anche amianto. Adesso bisogna bonificare tutta la zona e renderla inaccessibile".